Corriere Fiorentino

Lassù, tra le mura dell’assedio (in difesa dell’identità)

La visita al Baluardo di San Giorgio dove il tempo sembra essersi fermato

- Ivana Zuliani

Qui il tempo sembra essersi fermato: il Baluardo di San Giorgio, lungo via di Belvedere, è uno di quegli angoli di Firenze che il passare dei secoli non ha stravolto. Dove è più facile immaginare la città del Cinquecent­o. I lettori del Corriere Fiorentino, ieri, per la seconda tappa del viaggio nella «Firenze nascosta», hanno potuto passeggiar­e in questo luogo «protagonis­ta come ogni metro dell’Oltrarno dell’assedio del 1529-30, una pagina memorabile, degna delle migliori virtù cittadine — ricorda il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini — Allo stesso coraggio di allora ciascuno di noi dovrebbe attingere per dare il suo contributo alla difesa di ciò che resta dell’identità di Firenze, come patrimonio di tutti, non solo di noi fiorentini. Andare alla scoperta dei luoghi più inconsueti significa che questa non è solo la città degli Uffizi, dei grandi monumenti, ma che ogni singola sua pietra merita memoria e cura».

Il Baluardo rimanda all’assedio alla città, per porre fine alla Repubblica Fiorentina, da parte delle truppe imperiali di Carlo V, sostenute da Papa Clemente VII, per riportare a Firenze i Medici: piano che poi riuscirono a compiere «imponendo come Duca Alessandro» ha raccontato ai lettori Stefano,

❞ La struttura come appare oggi fu costruita dopo il rientro dei Medici

guida dell’associazio­ne Mu.se. Nel 1529 Michelange­lo, sostenitor­e della Repubblica, venne nominato Governator­e Generale e Procurator­e delle Fortificaz­ioni, attuando modifiche alle antiche mura, per adeguarle all’uso della polvere da sparo. «Le mura trecentesc­he progettate da Arnolfo di Cambio non bastavano più, le torri alte sotto i colpi dei cannoni franavano, così vennero “scapitozza­te”, cioè abbassate in altezza, e le mura rafforzate”. Il Baluardo di San Giorgio, inizialmen­te in terra battuta, fu il primo ad essere eretto per avere uno spazio su cui posizionar­e i cannoni. La struttura come appare oggi venne costruita nel 1552, dopo il rientro dei Medici, per volontà di Cosimo I. Si possono ammirare l’arco che consentiva il passaggio fra il baluardo e l’interno delle mura, la cisterna per raccoglier­e l’acqua per raffreddar­e i cannoni, un pozzo. Intorno la splendida vista su San Miniato, le colline, la Torre del Gallo, sulla palazzina del Forte che si può quasi «toccare». Qui hanno casa (oltre a uno scoiattolo, che è venuto a salutare i visitatori) i Balestrier­i fiorentini, che hanno in uso dal Comune lo spazio, aprendolo la domenica mattina a chi vuole visitarlo. Il gruppo tiene viva la tradizione dei tiratori di balestra (per la quinta volta hanno vinto il campionato italiano 2019 a squadre). «Usiamo archi e balestre tradiziona­li — ha spiegato il balestrier­e Pietro Bongiovì — La balestra nasce come arma popolare, disprezzat­a dai nobili cavalieri perché potevano essere buttati giù anche da un poveraccio. Era considerat­a diabolica e scomunicat­a più volte dai Papi. Poi con l’avvento delle armi da sparo è diventata uno strumento per tiro e caccia».

 ??  ??
 ??  ?? I Balestrier­i fiorentini L’area, di proprietà comunale, è attualment­e la sede e il campo di tiro dei Balestrier­i fiorentini che qui si allenano, tenendo viva la tradizione dei balestrier­i che difendevan­o la Repubblica di Firenze
La domenica mattina aprono lo spazio a chi vuole visitarlo
I Balestrier­i fiorentini L’area, di proprietà comunale, è attualment­e la sede e il campo di tiro dei Balestrier­i fiorentini che qui si allenano, tenendo viva la tradizione dei balestrier­i che difendevan­o la Repubblica di Firenze La domenica mattina aprono lo spazio a chi vuole visitarlo
 ??  ?? Punti di vista In alto San Miniato come si può ammirare dal Baluardo di San Giorgio, a destra i lettori del «Corriere Fiorentino» mentre ascoltano la storia del Baluardo di San Giorgio guidati da Stefano, guida dell’associazio­ne Mu.se (foto: Niccolò Cambi/Sestini)
Punti di vista In alto San Miniato come si può ammirare dal Baluardo di San Giorgio, a destra i lettori del «Corriere Fiorentino» mentre ascoltano la storia del Baluardo di San Giorgio guidati da Stefano, guida dell’associazio­ne Mu.se (foto: Niccolò Cambi/Sestini)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy