Bufera sul mister per le offese a Greta
L’allenatore delle giovanili del Grosseto insulta l’attivista svedese sul web: cacciato
Gli sono costati cari gli insulti sessisti rivolti via social a Greta Thumberg. Tommaso Casalini ieri ha fatto il giro del web e non per ricevere complimenti. Nel frattempo il Grosseto lo ha pure licenziato dal ruolo di vice allenatore dei Giovanissimi A. Una frase orribile («Questa t .... ! 16 anni, può andare a battere. L’età l’ha!») la sua, che ha avuto ampia eco anche all’estero e che lo ha portato a chiudere il profilo social. Ma ormai era tardi.
Chi di social ferisce... La storia di Tommaso Casalini ieri ha fatto il giro del web: costano cari gli insulti sessisti a Greta Thumberg in risposta ad un post su Facebook di qualche giorno fa. Quello screenshot ha iniziato a girare per la rete ed il Grosseto calcio lo ha licenziato da vice allenatore dei Giovanissimi A. «Per un comportamento — spiega il club —non consono alla linea tracciata dalla società che punta sui valori morali prima ancora che sui valori tecnici». Una frase orribile («Questa t .... ! 16 anni, può andare a battere. L’età l’ha!») che ha avuto ampia eco anche all’estero con la presa di distanza netta da parte della squadra che gli aveva affidato il compito di allenare i quattordicenni. «Vista la gravità di quanto affermato dal signor Casalini — continua il Grosseto — la società ha provveduto a sollevare lo stesso dall’incarico con effetto immediato, dissociandosi completamente dalle affermazioni lette su Facebook, riservandosi di procedere per vie legali per tutelare la propria immagine». Una decisione pubblicata sullo stesso social dove la pagina dei biancorossi è stato presa d’assalto dal plauso praticamente unanime della rete, che si era indignata dopo che il blog della giornalista Selvaggia Lucarelli aveva evidenziato alcuni commenti bestiali nei confronti di Greta, tra cui appunto quello di Casalini.
Resosi conto di averla combinata grossa l’ormai ex allenatore delle giovanili del Grifone ha voluto «chiedere pubblicamente scusa a tutti, a cominciare da Greta», come ha scritto sul suo profilo. Quello lasciato aperto, perché l’altro, da aspirante personal trainer, ha dovuto chiuderlo per i troppi insulti ricevuti. Anche per questo ha deciso di mettere in mano la vicenda ad un legale, non volendo aggiungere altro alla lettera con cui ha fatto fa mea culpa. Figlio di Umberto, noto a Grosseto per essere stato più volte candidato nelle liste prima di An poi della Destra, Tommaso Casalini, 34 anni, in attesa di prendere il brevetto appunto per diventare personal trainer collabora con un’agenzia immobiliare del capoluogo maremmano e ora cerca di sgonfiare la bufera mediatica che lo ha travolto.
«Un’esternazione scritta in un momento di rabbia — ha detto — con un linguaggio assolutamente sbagliato e con un contenuto del quale mi pento. Non ho mai pensato né potrei pensare davvero certe cose, a maggior ragione di una minorenne. Tuttavia, quando uno sbaglia è giusto che si assuma la responsabilità dei propri errori, pertanto accetto di buon grado la decisione dell’Us Grosseto di sollevarmi dal mio ruolo di viceallenatore dei Giovanissimi A e mi scuso per l’evidente imbarazzo provocato col mio gesto».
Tutti contro
La reazione è stata così forte che l’allenatore ha dovuto chiudere una delle sue pagine su Facebook