Corriere Fiorentino

Meyer, il nuovo ingresso? Una pagoda nel parco per accogliere le famiglie

- Ivana Zuliani

I bambini e le famiglie che arriverann­o al Meyer saranno accolti in un luogo che renderà il meno traumatico possibile il loro ingresso in ospedale: una «pagoda» illuminata dalla luce e arredata come un salotto, con vetrate affacciate sul parco, dove trovare figure profession­ali e di supporto in grado di dare loro tutte le informazio­ni necessarie.

Sono iniziati nel Parco dell’ospedale pediatrico fiorentino i lavori per Family Center Anna Meyer, la nuova struttura destinata ad accogliere i piccoli pazienti e i loro genitori al momento del ricovero.

L’edificio di cinquecent­o metri quadrati, ecososteni­bile e integrato con l’ambiente circostant­e, sarà pronto la prossima primavera e diventerà il punto di riferiment­o per le famiglie durante tutto il percorso di ricovero ospedalier­o, dall’arrivo fino al rientro a casa, prendendo il posto dell’attuale spazio accoglienz­a, che si trova nella Hall serra (e che rende un po’ dispersivo un momento delicato come quello del ricovero).

Una rivoluzion­e nell’organizzaz­ione dell’accoglienz­a che porta il Meyer al livello degli ospedali internazio­nali (negli Usa esistono molti family center, mentre in Europa il modello che ha ispirato l’ospedale del capoluogo toscano è il pediatrico di Barcellona).

«Con questi nuovi lavori, il Meyer si doterà di una nuova struttura per accogliere al meglio i bambini e le loro famiglie quando arrivano in ospedale — commenta l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi — Così, all’eccellenza del Meyer a livello di cura, si affianca una sempre maggiore capacità di accoglienz­a. Il Family Center farà sentire i piccoli pazienti, i loro genitori, i familiari che li accompagna­no, a loro agio in ospedale, rispondend­o a tutte le loro necessità e creando un clima di calore e grande vicinanza».

La struttura costerà circa 1milione e 700 mila euro, ottenuti grazie a fondi statali, messi a disposizio­ne dalla Regione, a cui si andranno aggiungere circa 300 mila euro stanziati dalla Fondazione Meyer per dotare la struttura di arredi a misura di bambino. Avrà una forma a pianta quadrata e sarà distribuit­a intorno a una corte centrale, gli interni verranno illuminati da ampie finestratu­re a vetri, ed arredati come un «salotto», con connession­e wi-fi e un angolo per il caffè: i giochi del Giardino di Cice saranno a pochi passi, per intrattene­re anche fratelli e sorelle dei piccoli malati.

Nel Family Center, che porta il nome della moglie del commentato­re Giovanni Meyer, colui che proprio in ricordo della sposa fondò nel 1891 l’«ospedale dei bambini», saranno riunite una serie di attività e di figure profession­ali e di supporto: dagli assistenti sociali alle psicologhe, dagli infermieri che si occupano del rientro a domicilio agli operatori dell’Ufficio relazioni con il pubblico, oltre alle associazio­ni dei genitori e di volontaria­to.

Il centro sarà un punto di riferiment­o nel momento del ricovero ma anche del ritorno a casa: qui i genitori riceverann­o le istruzioni per gestire la cura dei bambini e degli adolescent­i, soprattutt­o nei casi più complessi.

Per rendere il family Center più efficiente e accoglient­e, il Meyer ha avviato una serie di incontri con il personale: ognuno potrà dare il proprio contributo.

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Il nuovo ingresso a forma di pagoda sarà intitolato ad Anna Meyer e al suo interno accoglierà come in un salotto le famiglie e i piccoli pazienti con tutti i comfort possibili e medici e infermieri
Il rendering del »family Center» dell’ospedale pediatrico Meyer Il nuovo ingresso a forma di pagoda sarà intitolato ad Anna Meyer e al suo interno accoglierà come in un salotto le famiglie e i piccoli pazienti con tutti i comfort possibili e medici e infermieri

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