Gli applausi e rimpianti dei giornali stranieri
«The Sun» titola: «Francks very much». «Marca»: ma perché è andato via dal Bayern?
Il giorno dopo la vittoria di San Siro il nome di Frank Ribery è praticamente ovunque: sulle prime pagine dei quotidiani sportivi, nazionali ed esteri, e su centinaia e centinaia di profili social.
I tifosi viola si sbizzarriscono con tanto di meme in cui l’attaccante promette di far sparire il pallone agli uomini in maglia rossonera, ma sono anche i sostenitori di altre squadre a sottolineare le giocate dell’ex Bayern in un riconoscimento collettivo che non conosce rivalità sportive. Il video del sul gol contro il Milan diventa in breve virale, al pari degli applausi dei tifosi rossoneri, mentre compagni di squadra, avversari ed ex giocatori celebrano la giocata del definitivo 3-0 di domenica sera. «Dicono che è vecchio, averne di vecchi così» è uno dei primissimi tweet che rendono l’hashtag #Ribery un trend topic in breve, lo rilancia Aldo Serena che a San Siro ha segnato sia con la maglia del Milan che dell’Inter, ma è solo una delle tante celebrazioni che riguardano il francese.
Sotto la foto che Ribery ha pubblicato sul proprio profilo Instagram, al termine della gara di Milano, praticamente tutti i compagni di squadra lo festeggiano: da Pezzella a Pedro passando per Ghezzal e Lirola, ma anche lo juventino Pjanic, o il difensore Jerome Boateng, fratello di Kevin Prince ed ex compagno di squadra ai tempi del Bayern, pubblicano complimenti e applausi definendo l’attaccante «The best» o «Fenomeno». Nello stesso post ci sono anche i complimenti di Frey e Toni («Grande mon frer» scrive l’ex bomber di Pavullo).
E i giornali stranieri? In Francia l’Equipe titola su Ribery e la Fiorentina che «ribaltano il Milan» mentre in Germania la Bild pubblica il video del gol del tre a zero raccontando la «serata di gala di Ribery contro i rossoneri», infine gli inglesi del Sun giocano sul nome del francese che diventa «Francks very much». In Spagna, infine, è Marca a domandarsi se un Ribery in queste condizioni non potesse fare ancora comodo al Bayern Monaco, e a giudicare dai recenti risultati della Fiorentina chissà che qualche dirigente a Monaco di Baviera non si stia facendo la stessa domanda.