La giornata della fraternità, in Santa Croce
A 800 anni dall’incontro tra San Francesco e il Sultano, convegno sul dialogo interreligioso
❞ Nella città di Giorgio La Pira saranno presenti il principe di Giordania e il neo cardinale Guixot
Nel 1219 San Francesco di Assisi incontrò il Sultano d’Egitto in Terra Santa. Ottocento anni dopo, questo anniversario diventa un appello al dialogo tra le religioni cristiana e islamica, celebrato a Firenze dalla «Giornata della Fraternità» martedì 8 ottobre, nel Cenacolo di Santa Croce. «C’è un’emergenza di rileggere la storia che vorrebbe le due religioni in conflitto», ha detto presentando l’evento in conferenza don Alessandro Andreini, vicepresidente dell’Opera di Santa Croce. Ha poi continuato: «Quest’anno c’è stata ad Abu Dhabi la firma per la Dichiarazione sulla Fratellanza Umana da parte di Papa Francesco e dell’imam di Al-Azhar. Questa è la direzione in cui ci dice di andare la storia oggi».
L’incontro di San Francesco con il Sultano avvenne proprio durante la quinta crociata, a simboleggiare l’importanza del dialogo sul conflitto. «C’è una barriera psicologica tra Islam e Cristianesimo che crea grandi problemi alla società», ha commentato Osama Rashid durante la conferenza, «Firenze è sempre stata culturalmente all’avanguardia da questo punto di vista, a partire dal sindaco Giorgio La Pira, un rivoluzionario e sociale, fino alla Scuola di alta formazione per il dialogo interreligioso e interculturale». Lui stesso ne è segretario generale. Nel 2015 è stato firmato un Protocollo d’intesa fra i capi delle religioni cattolica, ebraica e islamica, con il Comune di Firenze, che portò alla creazione della Scuola. Giulio Conticelli dell’Università di Firenze, consigliere dell’Opera di Santa Croce, parla di «vocazione al dialogo» per il capoluogo toscano. E precisa: «L’8 settembre presenteremo il documento di Abu Dhabi, che non è per soli specialisti». A proposito di questo legame, Conticelli terrà una relazione con riferimento ad alcuni documenti originali dell’Archivio La Pira. Uno di questi è un messaggio risalente al 1957 del re di Giordania Hussein I all’ex sindaco di Firenze Giorgio La Pira (a cui venne concessa nel ‘65 la cittadinanza onoraria della Giordania). Il tema della «armonia dei popoli» risulta ancora attuale per la città a cui il re faceva «i più fervidi e sinceri auguri».
Alla Giornata della Fraternità ci sarà il fratello di Hussein I, principe El Hassan bin Talal (chair del Royal Institute for Inter-Faith Studies di Amman): «Una presenza imporculturale tantissima, un diretto discendente di Maometto», ha sottolineato Osama Rashid. Atteso anche il neo cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso, che riceverà la porpora da Papa Francesco il 5 ottobre.