Tutte le parole dell’arte Ci guida Joseph Conrad
Il festival della Brac tra museo Marini e Villa Romana
Non c’è solo bellezza nella parola scritta d’autore ma anche un suggerimento a guardare il mondo con altri occhi, più consapevoli. È la filosofia di Scripta festival. L’arte a parole progetto dedicato all’editoria promosso dalla Libreria Brac e diretto da Pietro Gaglianò, dal 3 al 6 ottobre. Per la terza edizione il festival si dilata in altre due sedi: il Museo Marino Marini e per la prima volta Villa Romana. Sarà il capolavoro di Joseph Conrad
Cuore di tenebra (Rosaria Lo Russo leggerà brani ogni sera) ad ispirare il programma animato da critici, autori e artisti, in chiaro riferimento alle contraddizioni e alle responsabilità di ognuno di noi davanti all’attuale quadro geopolitico, connotato «da un nuovo atteggiamento predatorio, neocolonialista», dice Gaglianò.
Il festival apre uno spazio al pensiero critico, con la convinzione che confronto e dialogo possano opporre alle tenebre dell’avidità e del potere, l’arte e la cultura. Il via con l’artista Francesco Lauretta che presenterà una serie di lavori site specific, il 3 ottobre alla libreria Brac. Ma la rassegna si svolge in gran parte al Museo Marini, con orgoglio della presidente Patrizia Asproni: «Non siamo un contenitore di eventi, ma abbiamo il dovere di sostenere le correnti carsiche». Ed è in quelle sale che il dibattito entrerà nel vivo, per 3 giorni (dalle 17,15). Tra gli autori segnaliamo Marco Senaldi, con un volume dedicato a Marcel Duchamp (il 4); Agnese Grieco traduttrice del libro Nudo con filo spinato, un’intervista all’artista e attivista russo Pjotr Pawlenski (il 5); la presentazione (sempre il 5) del libro di Mario Schifano,
America 1970 (foto dal Pentagono e dalla Nasa) con la coautrice Francesca Zanella e Daria Filardo; con Matteo Bergamini e Veronica Santi si parlerà poi di Francesca Alinovi, intellettuale di riferimento del post-punk (il 6). Il Marini sarà aperto anche la sera: il 4 conversazione sulle parole e la musica con John De Leo introdotta da Edoardo Semmola, il 5 Stefano Bartezzaghi dialogherà con il pubblico sulle parole e l’arte. L’ultimo giorno il festival sarà anche a Villa Romana e sarà dedicato alla scrittrice e femminista statunitense Valerie Solanas, nota al grande pubblico per aver sparato a Andy Warhol. Dalle 11, Debora Ardilli, curatrice con Stefania Arcara del volume Trilogia Scum. Tutti gli scritti, racconterà insieme a Gaglianò la vita e l’opera di una donna a lungo oggetto di una damnatio memoriae.
In programma Incontri con De Leo e Bartezzaghi, dibattiti su Schifano e le letture di «Cuore di tenebra»