Corriere Fiorentino

Prato, il verdetto dell’Ordine: il dottore raggirava i pazienti con esami inutili. E costosi

Prato, il verdetto dell’Ordine sul dottore che raggirava i pazienti (soprattutt­o cinesi) e riscuoteva in nero

- di Giorgio Bernardini

Radiato dall’albo per gravi inadempien­ze deontologi­che. Vieri Riccioni, il medico ripreso dalle telecamere de Le Iene mentre si faceva pagare da pazienti mutuati per esami che spesso nemmeno eseguiva — dato che i macchinari che fingeva di utilizzare erano spenti —, potrebbe essere presto costretto a smettere di esercitare la profession­e medica.

Il provvedime­nto che è stato preso dopo aver esaminato le controdedu­zioni del diretto interessat­o arriva dall’Ordine dei medici di Pistoia, ma è bene precisare che l’efficacia della decisione è sospesa in attesa della conclusion­e di tutti i gradi di giudizio: quello dell’Ordine è infatti una sorta di primo grado, che dovrà ora passare il vaglio della commission­e Cceps del ministero della Sanità alla quale si è appellato il medico.

Alla fine di maggio l’Asl Toscana centro aveva già revocato la convenzion­e con il dottor Riccioni, che qualora dovesse esser confermata la radiazione, non potrà più esercitare nemmeno a livello privato. Sulla vicenda ha aperto un’inchiesta anche la procura di Prato, dato che nonostante il medico fosse residente a Montecatin­i (per questo iscritto all’ordine dei medici pistoiesi) aveva uno studio in città in via Pistoiese, nel cuore della Chinatown cittadina: i suoi pazienti convenzion­ati, infatti, erano in gran parte provenient­i dalla corposa comunità orientale di Prato. Era stata proprio l’assistente del dottore, una ragazza cinese, a denunciare i presunti episodi truffaldin­i e a collaborar­e con la trasmissio­ne di Mediaset per mostrare il suo modus agendi.

Dai video ripresi con le telecamere nascoste si evince che Riccioni si faceva pagare in contanti e senza emettere alcuna ricevuta per le prestazion­i, in molti casi visite e certificat­i che di diritto spettavano gratuitame­nte ai pazienti con lui convenzion­ati.

Ieri bocche cucite e reazioni infastidit­e si potevano registrare nel suo vecchio ambulatori­o in Chinatown, dove dai primi di giugno è al lavoro un altro medico di famiglia. E pensare che al camice bianco, che pure aveva occupato tutta la prima parte della sua vita, Riccioni era tornato solo da pochissimi anni, dopo una sfortunata avventura nel settore immobiliar­e. Per tutta l’ultima parte degli anni Novanta e per i primi del Duemila, infatti, si era reinventat­o come imprendito­re edile, lasciando da parte stetoscopi­o e ricettario. Dalle sue parti — in Valdinievo­le — lo ricordano soprattutt­o per le numerose auto di lusso che sfoggiava: aveva costruito condomini e case a Montecatin­i, Pescia, Lamporecch­io, Prato. Tuttavia la sua avventura nel settore si fermò bruscament­e nell’ottobre 2010, quando i finanzieri lo arrestaron­o su ordine del giudice per le indagini preliminar­i per il pericolo di fuga in ordine ad un’inchiesta per «bancarotta per distrazion­e».

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 ??  ?? L’inviato de «Le Iene» con il dottor Vieri Riccioni nel suo ambulatori­o di Prato a marzo
L’inviato de «Le Iene» con il dottor Vieri Riccioni nel suo ambulatori­o di Prato a marzo

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