Poliziotta aggredita: lei grave, lui libero
Cecina, ricoverata per ischemia dopo calci e pugni. Fermato e rilasciato un russo
Calci e pugni a una poliziotta che ora è ricoverata all’ospedale di Livorno per una ischemia provocata dai colpi. L’aggressione nel giardino di una villetta di Cecina, dove l’agente era intervenuta insieme con un collega dopo ripetute segnalazioni. Per l’aggressione è stato fermato un russo, trovato positivo ad alcol e cannabis, ma il giudice lo ha subito scarcerato disponendo solo l’obbligo di firma.
Sorpresi alle spalle da un uomo sbucato dal buio nel giardino, due agenti del commissariato di Cecina sono stati aggrediti mentre erano in servizio, nella tarda serata di giovedì. I poliziotti hanno risposto a numerose chiamate che segnalavano urla e schiamazzi provenire da una villetta alla periferia della città, ma dalla prima perquisizione l’appartamento era risultato vuoto, nonostante evidenti tracce di collutazione. I due agenti sono così scesi in giardino e in quel momento un uomo — Yuri Bogdavon, 44 anni, russo, risultato essere sotto effetto di alcool e con tracce di cannabinoidi — si è scagliato contro di loro. Un attacco violento prima contro l’uomo, colpito alla gola, e poi contro la donna, tempestata di calci e pugni al petto e al costato. Nonostante le ferite i due agenti sono riusciti ad immobilizzare l’aggressore e, con l’aiuto di una pattuglia di carabinieri chiamata in soccorso, a trasportarlo in questura dove è stato identificato e arrestato.
La notte dei due poliziotti è proseguita al pronto soccorso, dove all’uomo è stato diagnosticato uno stiramento del rachide, 10 giorni di prognosi, mentre gli esami sulla collega hanno evidenziato la presenza di una probabile ischemia, tanto che è stata ricoverata in cardiologia all’ospedale di Livorno.
L’aggressore è rimasto in carcere ma dopo il processo per direttissima, nonostante la richiesta di custodia in carcere da parte del pm, l’uomo è stato liberato e gli è stato imposto solo l’obbligo di firma in commissariato. «In questo modo si legittima la violenza contro le divise — accusa Stefano Paoloni del Sindacato autonomo di polizia — l’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Quando è stato arrestato lo straniero ha continuato ad insultare e sputare verso gli agenti». Il processo per il russo è stato fissato dal giudice per il prossimo novembre.