Ribaltone del Chievo al Picchi. Amaranto contestati
Follia Livorno: da 3-1 a 3-4 E ora Breda rischia l’esonero
Per la terza volta consecutiva i minuti conclusivi si rivelano fatali per il Livorno, battuto in casa dal Chievo 3-4 e contestato dai tifosi, alcuni dei quali protagonisti a fine gara di un duro confronto con la squadra ed il tecnico Roberto Breda, ora a serio rischio esonero. Un epilogo clamoroso, nonostante il doppio vantaggio all’intervallo (3-1). Al Livorno — per cui il Chievo rimane una maledizione: 11 sconfitte su 12 incontri ufficiali — non basta un primo tempo impostato su altissime frequenze, vanificato da una ripresa caratterizzata da disattenzioni, anche clamorose, a ripetizione. La gara vive di un botta e risposta già all’inizio: amaranto in vantaggio al 5’ con Marsura (a segno per la terza partita di fila) ma subito raggiunti dal Chievo con Pucciarelli. L’equilibrio è provvisorio, il Livorno dà l’impressione di poterlo nuovamente rompere e ci riesce al 25’, quando Marras valorizza il cross di Luci. Cinque minuti dopo (è il 30’) ecco il 3-1 con la doppietta personale di Marsura. La ripresa, però, si sviluppa in modo opposto: nel giro di cinque minuti Meggorini accorcia le distanze (54’), poi le azzera su rigore (59’). All’89’ Segre firma il sorpasso, nel recupero Marsura e Pucciarelli si fanno espellere. Su Livorno ora spirano venti di crisi. E forse pure di rivoluzione.