Corriere Fiorentino

Caceres lotta, Chiesa generoso Drago salva

- Di David Guetta

7,5 Dragowski Salvatore. La parata al 72’, un minuto dopo il gol di Milenkovic, è poco spettacola­re, ma decisiva e di una difficoltà enorme. Ed è come se avesse segnato. Ottimo anche il resto.

7,5 Milenkovic In alto. Nell’area avversaria e come condizione fisica. Con questo siamo a cinque gol in quattordic­i mesi di campionato, quasi come un trequartis­ta. Quella con l’Udinese è una rete da tre punti, una gemma incastonat­a in una prestazion­e senza sbavature. 6,5 Pezzella Autorevole. Lui invece a segnare ci va solo vicino e per due volte. In una non si capisce proprio con Milenkovic, nella seconda schiaccia per terra a visuale di porta libera e la palla finisce sopra la traversa. Impeccabil­e nelle chiusure.

7,5 Caceres Gladiatore. Sta facendo innamorare il popolo viola che ha sempre privilegia­to chi come lui ci mette tutto se stesso, e anche qualcosa in più . Un autentico baluardo in difesa, soprattutt­o nella fase più difficile della gara.

5,5 Lirola In rodaggio. Prima o poi farà esplodere tutta la sua potenza fisica, che per adesso si intravede a fatica. Troppi sbagli nel fraseggio e al momento del cross.

6,5 Pulgar Interditor­e. Intelligen­te e puntuale nei recuperi, ancora da migliorare nell’impostazio­ne, dove non sempre ha la giusta distanza con Badelj. Si conferma comunque un centrocamp­ista di sicura affidabili­tà e uno dei migliori acquisti estivi.

5,5 Badelj Pausa di riflession­e. Dopo la spettacola­re prestazion­e di Milano, rallenta parecchio la sua azione e soprattutt­o tocca la metà dei palloni giocati a San Siro. Non è uno dei suoi pomeriggi più felici, tanto da indurre Montella al cambio. (Dal 62’ 6,5 Benassi Orgoglioso. Dimenticat­o un po’ da tutti, relegato a riserva dopo essere stato il cannoniere (si fa per dire) della passata stagione, regala trenta minuti di grinta inaspettat­a e concreto aiuto al centrocamp­o).

7 Castrovill­i Dimostrazi­one. Ha Mancini in tribuna, che certamente lo conosce già, ma vederlo da vicino aiuta certamente per le prossime convocazio­ni azzurre. Parte piano, poi sale di condizione fino a quando non esce stremato. (Dall’80’ s.v. Zurkoski – Fatica abbastanza ad entrare in partita).

6 Dalbert Caotico. Tanta quantità e poca qualità, ma nel secondo tempo migliora tecnicamen­te , pur non riuscendo a parlare lo stesso linguaggio calcistico di Ribery.

6,5 Chiesa Generoso. Partita di gran cuore, anche nei recupero difensivi e nei soliti strappi in avanti. Peccato che sprechi l’unica vera occasione prima del gol, ma può accadere.

6 Ribery Applaudito. Ormai è amore vero tra lui e Firenze e qualunque cosa faccia va sempre bene. In verità non combina molto, anche perché su di lui raddoppian­o spesso. Un paio di numeri nella ripresa e stop. Esce con standing ovation postuma, vedi alla voce San Siro. (Dall’86' s.v. Ghezzal). 7 Montella Ciliegie. Eh sì, le vittorie sono come quel frutto così gustoso: una tira l’altra. Molto tirato in panchina, molto sorridente a fine gara e con ottimi motivi.

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Martin Caceres, 32 anni, alla prima stagione con la maglia della Fiorentina
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