Corriere Fiorentino

Il gol? È dietro l’angolo

Per Montella non è una novità: ha sempre curato questo aspetto Il suo ex collaborat­ore Gianni Vio: «Per lui chi tira i corner e le punizioni è fondamenta­le, anche più degli schemi scelti»

- Matteo Magrini

Nessuna squadra in Serie A ha segnato quanto la Fiorentina sui calci da fermo

L’Aeroplanin­o ha aperto le ali, e la Fiorentina ha preso il volo. Se i viola son stati capaci di scalare la classifica, passando in cinque partite dall’ultimo posto alla zona che vale l’Europa, molto del merito va ricercato nelle palle alte. E nei colpi di testa in particolar­e. Vola alto, insomma, la banda Montella. Basta dare un occhio ai numeri.

Nessuno fino a questo momento in serie Serie A, segna quanto la Fiorentina su sviluppo di palla da fermo. Un’arma ormai non più tanto segreta, ma che continua a far male. L’ultimo esempio domenica, con l’Udinese. Match bloccato, e pochissime occasioni. Fino all’incornata di Milenkovic. È stato, per il serbo, il secondo gol stagionale. Il quarto, per i viola, segnato in seguito ad un calcio d’angolo. Il primo era arrivato all’esordio, contro il Napoli, e anche in quell’occasione fu il serbo a timbrare il cartellino. Oggi, il conto, parla chiaro: 4 gol su palla inattiva, ai quali vanno aggiunti i tre calci di rigore trasformat­i da Pulgar. Escludendo i tiri dal dischetto, come detto, i viola si issano in vetta a questa speciale classifica. Ma vediamoli, nel dettaglio, questi gol. Detto del primo (col Napoli) e dell’ultimo (domenica), va ricordata la rete di Chiesa con l’Atalanta. Un destro al volo arrivato dopo un calcio d’angolo respinto dalla difesa nerazzurra. Tre giorni più tardi, al Franchi, fu Pezzella a sbloccare la sfida con la Sampdoria. Altro tiro dalla bandierina, e colpo di testa vincente. Totale, appunto, quattro. Tre gol di testa (solo Cagliari, Inter e Torino, con quattro, hanno fatto meglio) e uno di piede. Di fatto, sui dodici messi a segno fino ad oggi da Ribery e soci, un terzo esatto è arrivato dai piazzati. Una percentual­e che salirebbe ulteriorme­nte (e parecchio) se consideras­simo i calci di rigore. Gol, che portano punti: 7, per l’esattezza. Per intendersi: la Fiorentina ha costruito la propria rimonta, e la sua classifica, sui calci piaztre zati. Una contraerea, quella viola, che ha in Milenkovic e Pezzella i suoi «caccia» più letali. Hanno già segnato tre reti (due il serbo e uno il capitano) che ne fanno uno dei reparti difensivi più pericolosi (per gli altri) dell’intero campionato. Soltanto il Torino (che ha già mandato a segno difensori) fa meglio. Ed è difficile pensare che sia tutto frutto del caso.

Anche perché la storia insegna che le squadre di Montella, da questo punto di vista, son sempre state un’eccellenza assoluta. Qualche dato: 21 gol nel 2014/2015 (primo in A con i viola), 18 col Catania nel 2011/2012 (altro primato), 15 col Milan nel 2016/2017. L’apice, però, fu toccato nel 2012/2013, sua prima stagione a Firenze: 23 reti da calcio piazzato. Nessuno, in Europa, seppe far meglio. A dar mano a Montella, in quella stagione da record, c’era forse il numero uno degli specialist­i: mister Gianni Vio. «Fu un’annata incredibil­e — racconta — della quale conservo un ricordo speciale».

Una collaboraz­ione, quella con il tecnico viola, che funzionò alla grande. «Il mister ha sempre curato tantissimo questo aspetto, fin dalla scelta dei giocatori sul mercato». Basta pensare a Pulgar. «Chi calcia angoli e punizioni — conferma Vio — è l’uomo fondamenta­le. Puoi provare tutti gli schemi del mondo ma se la palla non arriva dove deve diventa tutto inutile. Noi avevamo Borja Valero, e in area gente come Savic e Gonzalo Rodriguez». Oggi, al fianco di Montella, c’è Giuseppe Irrera. Fedelissim­o dell’Aeroplanin­o, e altro esperto dei calci piazzati (ma non solo). Studiano, e non smettono mai di aggiornars­i. «Fanno bene — conclude Vio — perché c’è ancora molto da inventare». Sono loro due, insomma, le ali giuste per continuare a volare.

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 ??  ?? Nella foto grande il gol di Milenkovic contro l’Udinese domenica scorsa Accanto quello di Pezzella, sempre su calcio d’angolo, contro la Sampdoria
Nella foto grande il gol di Milenkovic contro l’Udinese domenica scorsa Accanto quello di Pezzella, sempre su calcio d’angolo, contro la Sampdoria

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