Campi, il Comune riconosce i bambini di due coppie gay
Il sindaco Fossi: ora avranno i diritti di tutti gli altri
Per Emma, 4 anni, e Niccolò, 1 anno, la cosa era talmente evidente da apparire scontata. Da ieri, però, lo dicono anche i loro documenti: i due bambini ora hanno due mamme a tutti gli effetti. È stato il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi a riconoscere lo stato di «mamma fin dalla nascita» anche alle madri non biologiche confermando così la legittimità del secondo genitore. «Viva l’amore e i diritti — ha poi scritto su Facebook il primo cittadino — Buona vita ai genitori e ai loro piccoli», aggiungendo che «Campi è città civile e aperta». Le due coppie omosessuali risiedono nella Piana da molti ani e alcuni mesi fa hanno presentato in Comune la loro richiesta che, dopo una serie di accertamenti e verifiche, ha ricevuto la «bollinatura» da parte degli uffici dello Stato civile. «Ora Emma e Niccolò potranno avere un documento e gli stessi diritti di tutti gli altri bambini — spiega Fossi — Si tratta di un atto per nulla banale ma anzi impegnativo, in cui credo molto». Il sindaco di Campi non teme eventuali ricorsi contro la sua decisione «ma anche se dovessero presentarli l’amministrazione comunale sarà in prima linea per far sì che questi due bimbi non soffrano e non vengano discriminati». Di questa giornata storica, le due coppie campigiane «ricorderanno la tensione che finalmente si è sciolta in sollievo, la sensazione, indescrivibile, che dà il sogno quando si avvera». Alla gioia del sindaco Fossi però si contrappone l’amarezza delle famiglie Arcobaleno di Firenze: «L’iter non ci risulta ancora concluso — fanno sapere — pertanto come associazione non possiamo né gioire né tantomeno gridare vittoria fino a quando non vedremo nero su bianco gli atti. Ma soprattutto fino a quando i due bambini non avranno le carte d’identità con entrambi i nomi dei genitori. Noi da oltre un anno attendiamo i fatti». C’è da dire che la Toscana, rispetto al resto d’Italia, per quanto riguarda il riconoscimento delle famiglie omosessuali è un’isola felice. Basti dire che nel 2018, nel solo Comune di Firenze, ci sono state 12 trascrizioni e a queste vanno aggiunte anche quelle di Sesto, Prato e Livorno.