Corriere Fiorentino

Mogol al Premio Boccaccio: ragazzi coltivate il talento

- Ivana Zuliani

«Il talento è di tutti. Ognuno nasce con un talento latente, che dobbiamo coltivare. Voi potete diventare molto di più di quello che pensate, ma dovete insistere». Mogol, al secolo Giulio Rapetti, autore di canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana, parla ai vincitori della VII edizione del concorso letterario «Boccaccio Giovani 2019, in Palazzo Vecchio per la premiazion­e: studenti delle superiori di tutta Italia si sono misurati con il proprio talento creativo scrivendo novelle e canzoni, sul «Il potere della musica nel descrivere la vita, da Giovanni Boccaccio a voi». Sul podio tre ragazze: al primo posto Emma Boschi, del classico Galilei di Firenze, che si è calata nei panni di John Lennon mentre compone Imagine; al secondo Alessia Priori (della stessa scuola), con un racconto di riscatto e libertà su note anni ‘70; al terzo Benedetta Barbetti dell’Istituto Corridoni Campana di Osimo, che ha rievocato l’assedio di Leningrado. Ai ragazzi segnalati dalla giuria sono stati consegnati riconoscim­enti speciali. «L’obbietivo su cui ci stiamo impegnando è quello di fornire ai giovani più opportunit­à per conoscere meglio le loro radici culturali perchè possano mettersi in gioco su temi importanti e coinvolgen­ti, provando a raccontars­i non solo con il linguaggio dei social, ma anche con la novella e la musica» commenta Simona Dei, presidente dell’Associazio­ne Giovanni Boccaccio che promuove il concorso, prevedendo premi in denaro, l’iscrizione online al corso di scrittura Lineascrit­ta di Antonella Cilento, biglietti per spettacoli teatrali concerti ed eventi. Non a caso i racconti della VII e della VI edizione sono stati pubblicati nel volume Piccolo Decameron-4 (edizioni Ibiskos Ulivieri).

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Da sinistra Boschi, Mogol, Ripetti, Dei

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