Lungarno Acciaiuoli stop «No al bis delle Cure»
Via ai lavori che andranno avanti per 5 mesi. Confesercenti: «Vogliamo certezze sui tempi»
È cominciato a Firenze il cantiere su lungarno Acciaiuoli che durerà cinque mesi. Ed i commercianti incontreranno Palazzo Vecchio per avere certezze sui tempi dei lavori ed evitare le lungaggini che hanno penalizzato al zone delle Cure.
Ci vorrà ancora qualche giorno prima che in lungarno Acciaiuoli si inizi a scavare, ma da ieri la strada è chiusa e le transenne delimitano il tratto in cui è previsto il primo step di lavori. Il Comune ha previsto cinque mesi di interventi, e un milione di euro, per sostituire i sottoservizi — come fogne, acquedotto, gas, illuminazione e telefonia mentre in un secondo momento verranno rifatti carreggiata e marciapiedi in pietra, con questi ultimi che verranno allargati — con il contributo, attraverso lo strumento dell’Art bonus, della Salvatore Ferragamo che da anni attendeva l’inizio di questa riqualificazione.
Ieri, con le nuove (e per molti inaspettate) modifiche alla circolazione, non si sono registrati problemi e code, grazie anche all’apertura al traffico di via de’ Bardi e di Borgo San Jacopo che, nonostante l’enorme flusso di auto, hanno ben tenuto. Ma la vera prova del nove ci sarà questa mattina, con il carico e scarico e con le scuole. Nel primo pomeriggio, invece, i commercianti di lungarno Acciaiuoli incontreranno l’assessore Stefano Giorgetti «per capire le tempistiche, come procederanno i lavori e se c’è bisogno di stabilire un contatto diretto con un responsabile del cantiere così da evitare di chiamare continuamente in Comune», afferma Lapo Cantini di Confesercenti. Ma ciò «che ci preme sottolineare è il rispetto dei tempi. Perché i lavori bisogna farli ma non si possono protrarre all’infinito come accaduto in piazza delle Cure». I negozianti nelle prossime settimane monitoreranno sia il traffico che l’andamento delle attività per poi confrontarsi con Palazzo Vecchio.
Per non appesantire troppo l’area che va Ponte Vecchio a Ponte Santa Trinita — attualmente per aggirare il cantiere gli automobilisti autorizzati devono imboccare vicolo dell’Oro, Borgo Santissimi Apostoli, piazza Santa Trinita, via Tornabuoni e Ponte Santa Trinita — è stato attivato un percorso alternativo che va da via de’ Bardi, via dei Barbadori, via Belfredelli, Borgo San Jacopo a piazza dei Frescobaldi per poi rientrare su lungarno Guicciardini (sono state aperte le porte telematiche delle aree pedonali di via dei Bardi e piazza Pitti). Per quanto riguarda gli altri provvedimenti, la direzione mobilità ha previsto l’inversione di senso di via dello Sprone, da via Ramaglianti a piazza della Passera verso quest’ultima: chi arriva da via Ramaglianti potrà quindi svoltare sia verso piazza della Passera che verso via Guicciardini. Ataf, infine, ha previsto la deviazione delle linee C3 e C4 che utilizzeranno il percorso via dei BardiBorgo San Jacopo per rientrare su lungarno Guiccardini.