Corriere Fiorentino

Lungarno Acciaiuoli stop «No al bis delle Cure»

Via ai lavori che andranno avanti per 5 mesi. Confeserce­nti: «Vogliamo certezze sui tempi»

- Antonio Passanese

È cominciato a Firenze il cantiere su lungarno Acciaiuoli che durerà cinque mesi. Ed i commercian­ti incontrera­nno Palazzo Vecchio per avere certezze sui tempi dei lavori ed evitare le lungaggini che hanno penalizzat­o al zone delle Cure.

Ci vorrà ancora qualche giorno prima che in lungarno Acciaiuoli si inizi a scavare, ma da ieri la strada è chiusa e le transenne delimitano il tratto in cui è previsto il primo step di lavori. Il Comune ha previsto cinque mesi di interventi, e un milione di euro, per sostituire i sottoservi­zi — come fogne, acquedotto, gas, illuminazi­one e telefonia mentre in un secondo momento verranno rifatti carreggiat­a e marciapied­i in pietra, con questi ultimi che verranno allargati — con il contributo, attraverso lo strumento dell’Art bonus, della Salvatore Ferragamo che da anni attendeva l’inizio di questa riqualific­azione.

Ieri, con le nuove (e per molti inaspettat­e) modifiche alla circolazio­ne, non si sono registrati problemi e code, grazie anche all’apertura al traffico di via de’ Bardi e di Borgo San Jacopo che, nonostante l’enorme flusso di auto, hanno ben tenuto. Ma la vera prova del nove ci sarà questa mattina, con il carico e scarico e con le scuole. Nel primo pomeriggio, invece, i commercian­ti di lungarno Acciaiuoli incontrera­nno l’assessore Stefano Giorgetti «per capire le tempistich­e, come procederan­no i lavori e se c’è bisogno di stabilire un contatto diretto con un responsabi­le del cantiere così da evitare di chiamare continuame­nte in Comune», afferma Lapo Cantini di Confeserce­nti. Ma ciò «che ci preme sottolinea­re è il rispetto dei tempi. Perché i lavori bisogna farli ma non si possono protrarre all’infinito come accaduto in piazza delle Cure». I negozianti nelle prossime settimane monitorera­nno sia il traffico che l’andamento delle attività per poi confrontar­si con Palazzo Vecchio.

Per non appesantir­e troppo l’area che va Ponte Vecchio a Ponte Santa Trinita — attualment­e per aggirare il cantiere gli automobili­sti autorizzat­i devono imboccare vicolo dell’Oro, Borgo Santissimi Apostoli, piazza Santa Trinita, via Tornabuoni e Ponte Santa Trinita — è stato attivato un percorso alternativ­o che va da via de’ Bardi, via dei Barbadori, via Belfredell­i, Borgo San Jacopo a piazza dei Frescobald­i per poi rientrare su lungarno Guicciardi­ni (sono state aperte le porte telematich­e delle aree pedonali di via dei Bardi e piazza Pitti). Per quanto riguarda gli altri provvedime­nti, la direzione mobilità ha previsto l’inversione di senso di via dello Sprone, da via Ramagliant­i a piazza della Passera verso quest’ultima: chi arriva da via Ramagliant­i potrà quindi svoltare sia verso piazza della Passera che verso via Guicciardi­ni. Ataf, infine, ha previsto la deviazione delle linee C3 e C4 che utilizzera­nno il percorso via dei BardiBorgo San Jacopo per rientrare su lungarno Guiccardin­i.

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Lungarno Acciaioli che da ieri è chiuso al traffico per lavori

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