In Consiglio regionale la proposta di allargare le maglie della legge del 2010
Il Pd vuole rendere abitabili i sottotetti Cgil all’attacco: così si favorisce la rendita
È già polemica sull’emendamento presentato da alcuni esponenti del Partito democratico in Regione per consentire il recupero di un sottotetto anche se non ha un solaio, costruendone uno nuovo. L’emendamento alla legge regionale del 2010 sull’uso a fini abitativi dei locali è stato presentato dai consiglieri Elisabetta Meucci e Stefano Baccelli e dal capogruppo Leonardo Marras e va incontro alle richieste degli ordini professionali. Ma per la Cgil tale provvedimento «porterà molto vantaggio alla rendita». Tutto nasce dall’emendamento alla legge del 2010 e alla legge del 2014 sul governo del territorio che sarà esaminato in settimana dalla commissione urbanistica del Consiglio regionale e poi dovrà approdare in aula per l’approvazione. L’idea è semplice: superare i limiti imposti nel 2010 consentendo il recupero abitativo dei sottotetti esistenti o in via di realizzazione al 2010 «tramite la realizzazione di nuovi solai o l’abbassamento di quelli esistenti, così da avere all’interno della casa spazi abitabili, nuove stanze. Una ipotesi che dovrà comunque tenere conto dei regolamenti comunali e di altezze e luminosità minime. «Le soffitte ci sono sempre state, si tratta solo di ampliare le possibilità dove ci sia lo spazio ed i requisiti igienico sanitari per realizzare solai e utilizzare per la famiglia i sottotetti, non ci si potrà fare un nuovo appartamento», sottolinea Meucci. In attesa di capire se la nuova norma diventerà legge, la Cgil ed il Sunia attaccano: «Porterà vantaggi solo alla rendita e alle locazioni turistiche. Nel solo nel centro storico potrebbero avvantaggiarsi almeno 2.000 proprietà». «Non ci convincono le motivazioni. Bisognerebbe anche valutare cosa succederebbe nelle città d’arte della nostra regione, già sotto attacco dal punto di vista abitativo, dalla problematica degli affitti turistici», sottolinea Laura Grandi, segretaria del Sunia della Toscana. E Maurizio Brotini della segreteria Cgil della Toscana aggiunge: «La buona urbanistica, oltre che strumento di governo generale, è anche strumento di welfare e di equa distribuzione delle risorse e delle opportunità. Qui invece si dà vantaggio alla rendita».
L’idea
Dare la possibilità di realizzare nuovi solai o l’abbassamento di quelli esistenti