Nasce la federazione dei Conservatori toscani
Firenze, Siena, Lucca e Livorno insieme per essere più competivi. L’annuncio al Cherubini
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Il direttore Zampini Ora aspettiamo la creazione di un’anagrafe nazionale degli studenti
accogliere meno della metà degli studenti che vorrebbero iscriversi da noi, ci occorre aiuto». È con queste parole che il direttore del Conservatorio Cherubini, Paolo Zampini, lancia il nuovo progetto di «sinergia dei conservatori», firmato una settimana fa con i suoi omologhi di Lucca, Livorno e Siena coordinati dalla Regione Toscana: «Promozione comune, reclutamento integrato, orientamento sinergico tra tutti e quattro gli istituti», premette, «aspettando la creazione, fondamentale, di un’anagrafe nazionale degli studenti dei conservatori, come accade per le Università, senza la quale non sarà possibile procedere veramente uniti. Ma per quello occorre che si muova lo Stato…»
Ieri nella Sala del Buonumore del Conservatorio di Firenze c’erano tutti gli attori del progetto: il presidente Pasquale Maiorano, la vice presidente della Regione Monica Barni, Barbara Tosti della Fondazione Cassa di Risparmio che sostiene l’iniziativa e i direttori del Luigi Boccherini di Lucca, del Pietro Mascagni di Livorno e del Rinaldo Franci di Siena. «Iniziamo da una promozione regionale congiunta», come ha antici«Possiamo Monica Barni, il cui primo passo è stato il varo del nuovo sito internet del Conservatorio.
Il progetto si chiama Federazione dei conservatori toscani: «È sostenuto dalla Regione – ha spiegato Barni – e avrà la forza di realizzare un’operazione di promozione e di offerta congiunte da presentare sul territorio nazionale e al mondo». Il direttore Zampini ha ricordato che «ora tutti gli studenti avranno in Toscana un’offerta didattica comune e un sistema condiviso per gli esami di ammissione e per le immatricolazioni: parlerei di un vero brand toscano dell’Alta formazione musicale, che ci aiuterà ad avere opportunità importanti all’estero». Il prossimo passo, auspica il direttore, dev’essere quello della didattica inclusiva: «Nella nostra scuola vengono accolti studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, per garantire loro una formazione professionale adeguata».
Maiorano ha poi annunciato il restauro dei pianoforti storici Simon e Boesendorfer e ha mostrato il nuovo logo del conservatorio ispirato a un bassorilievo con il volto di Luigi Cherubini. Se da un lato il Conservatorio guarda al fupato turo, dall’altro recupera il passato, e accanto alla serie di concerti del mercoledì a Casa Martelli annuncia il ritorno – quasi un secolo dopo – dei martedì all’Istituto Francese. «Una tradizione tra le più antiche — ha ricordato Zampini — di quando il neonato Istituto, primo al mondo del suo genere, già nel 1907, iniziò a collaborare con il Cherubini».