Corriere Fiorentino

Nasce la federazion­e dei Conservato­ri toscani

Firenze, Siena, Lucca e Livorno insieme per essere più competivi. L’annuncio al Cherubini

- Edoardo Semmola

Il direttore Zampini Ora aspettiamo la creazione di un’anagrafe nazionale degli studenti

accogliere meno della metà degli studenti che vorrebbero iscriversi da noi, ci occorre aiuto». È con queste parole che il direttore del Conservato­rio Cherubini, Paolo Zampini, lancia il nuovo progetto di «sinergia dei conservato­ri», firmato una settimana fa con i suoi omologhi di Lucca, Livorno e Siena coordinati dalla Regione Toscana: «Promozione comune, reclutamen­to integrato, orientamen­to sinergico tra tutti e quattro gli istituti», premette, «aspettando la creazione, fondamenta­le, di un’anagrafe nazionale degli studenti dei conservato­ri, come accade per le Università, senza la quale non sarà possibile procedere veramente uniti. Ma per quello occorre che si muova lo Stato…»

Ieri nella Sala del Buonumore del Conservato­rio di Firenze c’erano tutti gli attori del progetto: il presidente Pasquale Maiorano, la vice presidente della Regione Monica Barni, Barbara Tosti della Fondazione Cassa di Risparmio che sostiene l’iniziativa e i direttori del Luigi Boccherini di Lucca, del Pietro Mascagni di Livorno e del Rinaldo Franci di Siena. «Iniziamo da una promozione regionale congiunta», come ha antici«Possiamo Monica Barni, il cui primo passo è stato il varo del nuovo sito internet del Conservato­rio.

Il progetto si chiama Federazion­e dei conservato­ri toscani: «È sostenuto dalla Regione – ha spiegato Barni – e avrà la forza di realizzare un’operazione di promozione e di offerta congiunte da presentare sul territorio nazionale e al mondo». Il direttore Zampini ha ricordato che «ora tutti gli studenti avranno in Toscana un’offerta didattica comune e un sistema condiviso per gli esami di ammissione e per le immatricol­azioni: parlerei di un vero brand toscano dell’Alta formazione musicale, che ci aiuterà ad avere opportunit­à importanti all’estero». Il prossimo passo, auspica il direttore, dev’essere quello della didattica inclusiva: «Nella nostra scuola vengono accolti studenti con disturbi specifici dell’apprendime­nto, per garantire loro una formazione profession­ale adeguata».

Maiorano ha poi annunciato il restauro dei pianoforti storici Simon e Boesendorf­er e ha mostrato il nuovo logo del conservato­rio ispirato a un bassorilie­vo con il volto di Luigi Cherubini. Se da un lato il Conservato­rio guarda al fupato turo, dall’altro recupera il passato, e accanto alla serie di concerti del mercoledì a Casa Martelli annuncia il ritorno – quasi un secolo dopo – dei martedì all’Istituto Francese. «Una tradizione tra le più antiche — ha ricordato Zampini — di quando il neonato Istituto, primo al mondo del suo genere, già nel 1907, iniziò a collaborar­e con il Cherubini».

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Un concerto con gli studenti del Conservato­rio Cherubini di Firenze. Quest’anno torneranno ad esibirsi anche all’Istituto Francese

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