Corriere Fiorentino

Bekaert, Figline rilancia la battaglia La Fiom: andiamo tutti a Roma

Assemblea con lavoratori e istituzion­i. Mugnai: subito risposte

- M.B.

«Il tempo stringe per la vertenza Bekaert. E vogliamo che da Roma la settimana prossima arrivino risposte sia sul prolungame­nto della cassa integrazio­ne, sia i nomi e cognomi dei soggetti industrial­i interessat­i e rilevare l’azienda». In un’affollato Nuovo Cinema (400 persone presenti) ieri sera il sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, ha rilanciato la battaglia per il futuro industrial­e dello stabilimen­to e degli operai, assieme a sindacati, forze politiche e Regione. La Bekaert, che da tempo ha annunciato di voler chiudere l’impianto e che il 15 ottobre ha avviato la procedura di licenziame­nto per i 220 addetti dello stabilimen­to, sarà il 24 prossimo a Roma per l’incontro al ministero dell’economia sulla reindustri­alizzazion­e e territorio e istituzion­i vogliono arrivarci con una posizione forte.

Ieri sera hanno parlato lavoratori della fabbrica, Cgil, Cisl e Uil, le forze politiche che siedono in Consiglio comunale, il presidente della Regione, Enrico Rossi. Restano le diversità tra i sindacati — «Dobbiamo andare a Roma il 24 sotto il ministero», dice Daniele Calosi, Fiom. «Occorre un imprendito­re del settore e capace», sostiene Alessandro Beccastrin­i, Fim — e Rossi ha chiuso la mobilitazi­one chiedendo certezze. «Il Conte 1, con Di Maio allora ministro del Lavoro ha preso impegni, il Conte 2 non può non occuparsi di Bekaert; non ci sono solo Alitalia o Whirpool».

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