Hospice, più posti letto e aperti anche d’estate
Da febbraio saliranno da 148 a 211. Obiettivo: tenere stabile l’offerta per tutto l’anno
La Regione aumenta i posti letto negli hospice, i luoghi destinati ai malati terminali per accompagnarli al fine vita, che dal prossimo febbraio saliranno da 148 a 211 letti. E l’Asl Toscana Centro si dice pronta a lavorare per interrompere la chiusura estiva a turno di uno dei tre centri fiorentini. La svolta arriva dopo la vicenda, raccontata a settembre dal Corriere Fiorentino, della signora Priscilla Taddei che aveva denunciato di non aver trovato posto per la propria madre, in un hospice cittadino, e di essersi ritrovata sola e impotente, a casa, a gestire gli ultimi giorni di vita dell’anziana.
Lo scorso settembre, anche il professor Giuseppe Spinelli, presidente dell’Associazione Tumori Toscana, attraverso il nostro giornale, aveva lanciato un appello per gli hospice sempre aperti: «D’estate non si possono ridurre questi servizi. Il cancro non è come l’influenza che colpisce solo d’inverno, non è una malattia stagionale. I livelli di assistenza devono essere costanti».
Ieri, la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Stefania Saccardi, ha approvato una delibera che stanzia le risorse per i 63 posti in più, distribuiti tra i 27 centri per il fine vita della Toscana. I nuovi letti in più saranno trenta nell’Asl Toscana Centro, diciotto nella Nord Ovest, dieci nella Sud Est e sei al Meyer, portando il numero complessivo a 5,5 ogni centomila abitanti.
«Il numero di posti letto attualmente disponibili negli hospice della Toscana — spiega l’assessore Saccardi — è largamente inferiore rispetto agli standard previsti dalla normativa. Negli ultimi tempi si sono verificati problemi, difficoltà di accesso, e io ho voluto intervenire per sanare questa inadeguatezza. Il tema delle cure palliative e del fine vita è al centro della mia attenzione e dei programmi dell’assessorato. Il compito delle istituzioni è quello di prendersi cura delle persone, anche quando non si possono curare, fino all’ultimo momento di vita».
Riguardo al tema delle chiusure estive (a Firenze, da anni, uno dei tre hospice, Oblate, San Felice a Ema e Torregalli, chiude a turno, anche se negli ultimi due anni è sempre toccato alle Oblate perché c’era da ristrutturare l’impianto di condizionamento) l’assessore spiega che «la gestione degli hospice spetta alle aziende sanitarie e non alla Regione, ma, anche alla luce della necessità di maggiori posti letto, mantenere invariata l’offerta anche d’estate lo riterrei indispensabile».
Così, dall’Asl Toscana Centro, dopo che i problemi agli impianti dell’aria condizionata sono stati finalmente risolti quest’anno, fanno sapere che l’obiettivo per l’estate 2020 sarà di tenere aperti tutti gli hospice per mantenere stabile l’offerta di posti letto. Gli attuali trentuno posti complessivi, in città, quindi non solo saranno aumentati alla luce della decisione della Regione, ma dovrebbero diventare disponibili 365 giorni all’anno in modo da evitare nuovi casi come quelli della madre della signora Taddei.
Di particolare importanza anche l’aumento di spazi all’hospice dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove finora c’era un solo letto disponibile per accompagnare i bambini malati terminali al fine vita e che dal 2020 saranno ben sette.
L’assessore Saccardi «Troppi problemi e difficoltà di accesso, necessario intervenire in tutte le Asl»