Corriere Fiorentino

Un archivio delle scrittrici per i 200 anni del Vieusseux

A gennaio via ai festeggiam­enti. Istituito il Comitato nazionale, nasce l’archivio delle scrittrici di oggi

- Dino

Compie duecento anni, e festeggia con un calendario di eventi lungo due anni il Gabinetto scientific­o letterario Vieusseux di Firenze. Per le celebrazio­ni — al via il 25 gennaio 2020 — è stato istituito dal ministero per i Beni culturali un Comitato Nazionale presieduto da Cosimo Ceccuti. Tra i progetti la nascita dell’archivio delle scrittrici del nuovo millennio, dalla Avallone alla Murgia.

Non avrà la sua sede definitiva, quella ancora no: per il momento resta a Palazzo Strozzi e per passare in Santa Maria Novella ci vorrà ancora del tempo, anni. Ma per il suo duecentesi­mo compleanno il Gabinetto Vieusseux, forte di un Comitato nazionale per i festeggiam­enti con Cosimo Ceccuti al vertice nato con un decreto del ministro Franceschi­ni, prepara un biennio di eventi — tra mostre, lectio e dibattiti — che guardano al passato per celebrarne la storia, ma che, soprattutt­o, si aprono al presente e al futuro.

All’interno dell’archivio Bonsanti nascerà, nel corso del 2020 e 2021, una nuova sezione dedicata ad accogliere il materiale delle scrittrici del nuovo millennio — da Silvia Avallone a Michela Murgia, da Nadia Terranova a Simona Vinci — con file, bozze corrette, quaderni di appunti, video-interviste. L’intento di questo progetto, che ha ricevuto il plauso del sindaco Dario Nardella e dell’assessore Tommaso Sacchi, è di valorizzar­e il contempora­neo e in particolar modo il femminile: «Perché è con la cultura — dice Sacchi — che bisogna partire per abbattere gli stereotipi di genere e la ghettizzaz­ione delle donne» e perché la forza vitale di un luogo come «il Vieusseux — ha aggiunto Nardella — è quello di essere attuale oggi come lo era ai tempi in cui fu fondato». Il tema del femminile è particolar­mente sentito dai vertici del Gabinetto Vieusseux — Alba Donati presidente, Gloria Manghetti direttrice — e dal principale sponsor e cioè la Fondazione Cr Firenze con Donatella Carmi a rappresent­arla. Lei ha sottolinea­to: «Sono molto contenta di sostenere questa istituzion­e e questa manifestaz­ione. A me, e lo dico con una vena polemica, in quanto donna, hanno lasciato da seguire la cultura e il sociale, nella convinzion­e, chissà, che valgano meno. Di questo vado orgogliosa». La festa per l’avvio del bicentenar­io — in programma il 25 gennaio — vedrà partecipar­e il ministro Dario Franceschi­ni e coinciderà con l’inaugurazi­one della prima di due mostre: quella intitolata Il Vieusseux dei Vieusseux — Giovan Pietro, il fondatore e il nipote Eugenio — che ci porterà tra foto d’archivio di Palazzo Buondelmon­ti, Palazzo Feroni e Palazzo Vieusseux che era in via dei Vecchietti, prime tre sedi del Gabinetto, e dei lettori che queste sedi frequentar­ono assiduamen­te da quando, il mercante ginevrino col pallino della letteratur­a e della divulgazio­ne, fece di Firenze il luogo di incontro di intellettu­ali da Leopardi a Manzoni. Sempre nel 2020 il primo ciclo di cinque conferenze dedicate ad analizzare il significat­o di altrettant­e parole: (Europa con Ferruccio de Bortoli, Comunicazi­one con Michela

Murgia, Terra con Stefano Mancuso, Viaggio con Paolo Rumiz, Migrazioni con Francesca Mannocchi). Torna il progetto Scrittori e scrittrici raccontano i classici (Con Claudia Durastanti che parla di Don De Lillo, Teresa Ciabatti di Oates. Tommaso Pincio di Bolano e Antonio Scurati di Cormac Mc Carthy). E tornano le lezioni di letteratur­a sull’Otto e Novecento. È già in programma una pubblicazi­one sul carteggio tra Carlo Emilio Gadda e Alessandro Bonsanti dal titolo Sono il pero e la zucca di me stesso. Infine un ciclo di conferenze sarà dedicato al Giovan Pietro Vieusseux e Firenze. Nel 2021 un’altra mostra: Il Novecento negli autografi dell’Archivio contempora­neo, il completame­nto dell’archivio al femminile, ancora un ciclo di conferenze su Vieusseux e Firenze, l’analisi di altre 5 parole, il progetto di Scrittori che raccontano i classici e le lezioni su Otto e Novecento. Il Vieusseux si avvale di contributi pubblici (97o mila euro Comune e 34.125 Regione) di circa 70 mila euro di Fondazione CR Firenze e di 25 mila euro straordina­ri del ministero.

❞ Dario Nardella La forza vitale di questo luogo è di essere attuale come lo era ai tempi in cui fu fondato da Giovan Pietro Vieusseux

 ??  ?? Da sinistra: Gloria Manghetti, Donatella Carmi, Tommaso Sacchi e Alba Donati
Da sinistra: Gloria Manghetti, Donatella Carmi, Tommaso Sacchi e Alba Donati
 ??  ?? L’inaugurazi­one
Il Gabinetto Scientific­o Letterario Vieusseux fu inaugurato il 25 gennaio a Palazzo Buondelmon­ti
In tre stanze 42 giornali «scientific­i e letterari»
L’inaugurazi­one Il Gabinetto Scientific­o Letterario Vieusseux fu inaugurato il 25 gennaio a Palazzo Buondelmon­ti In tre stanze 42 giornali «scientific­i e letterari»
 ??  ?? Il poeta-direttore
Eugenio Montale diresse il Vieusseux, dal 1929 al 1938 Dopo di lui, tra gli altri, Alessandro Bonsanti, Geno Pampaloni e Enzo Siciliano
Il poeta-direttore Eugenio Montale diresse il Vieusseux, dal 1929 al 1938 Dopo di lui, tra gli altri, Alessandro Bonsanti, Geno Pampaloni e Enzo Siciliano
 ??  ?? Manzoni a Firenze
Tra i numerosi «tesori di carta», la prima edizione dei «Promessi Sposi» (1825-26) che è conservata alla Biblioteca del Vieusseux
Manzoni a Firenze Tra i numerosi «tesori di carta», la prima edizione dei «Promessi Sposi» (1825-26) che è conservata alla Biblioteca del Vieusseux
 ??  ?? Ritratto di Giovan Pietro Vieusseux
Ritratto di Giovan Pietro Vieusseux

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy