Corriere Fiorentino

Rari Nantes, il pm: sequestrat­e l’area e condannate Pieri

- V.M.

Il sequestro dell’area e due anni di reclusione per il presidente della Rari Nantes Firenze Andrea Pieri e un anno per il gestore del bar: queste le richieste avanzate dalla pm Alessandra Falcone al termine del dibattimen­to nel processo per la piscina e le due terrazze della Rari Nantes realizzate abusivamen­te su un terreno di proprietà demaniale che avrebbe provocato il pericolo di inondazion­e fluviale. La Procura ha sollecitat­o inoltre l’assoluzion­e e il riconoscim­ento della prescrizio­ne per la violazione della normativa paesaggist­ica per altri sei imputati, tra cui l’ex direttore dell’Agenzia del demanio – Direzione Regionale Toscana Umbria e gli imprendito­ri che realizzaro­no alcuni manufatti. Il processo proseguirà il 21 gennaio, quando la parola passerà agli avvocati difensori e il giudice si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza. La Rari Nantes è il più vecchio e storico impianto per il nuoto della città, nato nel 1904. «Il sequestro serve per prevenire le conseguenz­e del pericolo di inondazion­e», ha spiegato il pm in aula nel corso della requisitor­ia. Le opere sarebbero state realizzate su un terreno demaniale e mantenute, secondo l’accusa, nonostante un’ordinanza nel 2008 ne imponesse la demolizion­e. «Riteniamo sproporzio­nate le richiesta della Procura», ha detto al termine dell’udienza l’avvocato Nicola Muncibì che difende Pieri insieme al collega Felice Cecchi. L’inchiesta della Procura, inizialmen­te condotta dal pm Luigi Bocciolini era partita nel 2013 con il sequestro della piscina e delle due terrazze. Per salvare dalla demolizion­e la Rari Nantes, nel 2016, il Consiglio regionale approvò una legge che salvaguard­ava tutte quelle realtà toscane (anche non sportive) con quarant’anni di anzianità purchè collocate lungo i corsi d’acqua. La norma approvata per allentare i restrittiv­i vincoli imposti dalla legge regionale 21/2012 non deve aver evidenteme­nte pesato sulle valutazion­i della Procura.

Prossima tappa

Il processo proseguirà il 21 gennaio, quando parlerà la difesa e poi arriverà la sentenza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy