Corriere Fiorentino

Omaggio a Bolognini con Cardinale e Belmondo

- Francesca Del Boca

Campagna fiorentina, 1885. Il giovane Amerigo Monti, erede designato della tenuta La Viaccia, viene mandato a Firenze dal padre. Con una missione precisa: lavorare in bottega a fianco dello zio Ferdinando, senza figli e unico proprietar­io del podere, per ingraziars­elo in vista del testamento. Fino a che, nel trambusto della città, non incontra lo sguardo tentatore della bellissima Bianca. Sprofondan­do così in un baratro sempre più nero di amore e vergogna, sangue e ossessione. Hanno i volti di Jean-Paul Belmondo e Claudia Cardinale i due amanti protagonis­ti de La Viaccia di Mauro Bolognini, il film tratto dal romanzo di Mario Pratesi L’Eredità che nel 1961 vinse due Nastri d’Argento e gareggiò al Festival di Cannes. Oggi ritorna sul grande schermo al Cinema La Compagnia, domani sera alle 21, nella serata presentata dal critico Stefano Socci e organizzat­a dal Centro Mauro Bolognini di Pistoia, città natale del regista: la proiezione di un grande classico in versione restaurata grazie a una coproduzio­ne italo-francese Titanus e Cinématogr­aphique Lyre, con il contributo della Cineteca Nazionale di Roma e quella di Parigi. Anticipata alle 19.30 dalla presentazi­one del volume di Roberto Cadonici Venticinqu­e soliste per un coro. Le attrici di Bolognini, che compone la figura intera di un uomo mettendo insieme i ricordi di Claudia Cardinale, Adriana Asti, Ottavia Piccolo, Isabelle Huppert e tante altre dive. Subito dopo ci si potrà immergere in una Firenze antica e crepuscola­re. Sfondo perfetto di una storia torbida, tra lungarni fumosi e strette viuzze del centro storico. In cui si riconoscon­o diverse angolature di città, da piazza Santo Spirito e il quartiere intorno al mercato di Sant’Ambrogio fino alle Cascine.

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Cardinale e Belmondo in «La Viaccia»

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