Corriere Fiorentino

Barberino, inagibili 23 palazzi

L’ordinanza del Comune con il primo conteggio degli edifici colpiti dal terremoto

- G.G.

La casa e l’auto dove hanno dormito la bambina e i suoi familiari nella notte della grande scossa

Sono 23 i palazzi già dichiarati totalmente inagibili dalle ispezioni svolte sulle case private di Barberino di Mugello, oltre a un caso di parziale inagibilit­à.

Il conteggio non è ancora completo, ma ad avere l’ufficialit­à di non poter rientrare nelle proprie case per ora è già quasi un centinaio di persone. Via via, l’amministra­zione comunale, dopo i sopralluog­hi dei vigili del fuoco e del Genio civile, dispone le ordinanze rivolte alle singole famiglie: un passaggio necessario per poter dare agli sfollati un posto per dormire. Al momento, sono novanta gli sfollati che hanno trovato una sistemazio­ne, ovvero una casa in affitto o una camera in albergo, a spese della Regione Toscana (che sta ricorrendo alle proprie risorse, ma comunque spera nella dichiarazi­one di stato di emergenza nazionale per poter avere i finanziame­nti dal governo).

All’Hotel Barberino, proprio di fronte al casello autostrada­le, sono già in 20 gli ospiti, divisi tra dodici camere. Molti altri sono all’Hotel

Delta di Calenzano. «Noi siamo in quattro: io, mio marito e due bambini, con due camere — racconta una donna, ospitata al Barberino — Questa dell’albergo è una soluzione che apprezziam­o molto, ma speriamo duri poco. Da un lato perché qui c’è solo la colazione e non abbiamo la cucina in camera, quindi dobbiamo mangiare fuori, dall’altro perché ancora non arriva il servizio scuolabus».

Dalla Regione fanno sapere che tutti gli sfollati, entro i prossimi giorni, saranno accolti negli alberghi. E che poi, via via, per ogni famiglia che dovrà aspettare lunghi interventi di recupero a casa, sarà trovata una sistemazio­ne più stabile. Quanto agli sfollati ancora accolti nei centri d’accoglienz­a (tra i quali non c’è solo chi non ha la casa agibile, ma anche chi ha ancora paura a rientrarvi), la notte scorsa sono state ospitate 109 persone tra la palestra di Barberino, l’autodromo di Scarperia

e la scuola di San Piero a Sieve. Dalle 608 della settimana scorsa erano calate a 104 la notte tra venerdì e sabato, per poi risalire a 277 sabato sera dopo la scossa di magnitudo 3.0 delle sei di pomeriggio, che aveva riseminato la paura nella valle. Da allora, il Mugello ha registrato soltanto sette piccole scosse, percepibil­i solo dai sismografi.

E ora a Barberino, per tornare alla normalità, si lavora alla riapertura di un altro pezzo di zona rossa in corso Corsini, una cinquantin­a di metri, ma solo da un lato della strada, con quello opposto ancora transennat­o e quindi inagibile. Nel tratto iniziale, quello riaperto venerdì sera, i negozianti, dalla gioiellier­a alla fornaia, raccontano: «Nonostante siamo sotto le Feste, non c’è molta gente, tanti hanno ancora paura di venire qui. Ma essere “a casa” è comunque bellissimo».

Accoglienz­a Novanta sfollati sono stati sistemati in hotel o hanno trovato posto da amici e parenti

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