Corriere Fiorentino

Montella: «L’importanza di un abbraccio» Sul mercato assalto a Florenzi

Montella: «Il gol e l’esultanza sono stati un segnale Abbiamo rialzato la testa»

- Loreto, Rossi

Vlhaovic e l’allenatore condividon­o un destino comune: sono andati via da casa giovanissi­mi per diventare campioni Il lavoro di Dusan con Caccia per perfeziona­re i movimenti

Alla sua età, Montella cullava lo stesso sogno che oggi ha Vlahovic: diventare un campione. A diciannove anni però il mister viola combatteva sui campi di Serie C con la maglia dell’Empoli, mentre ieri Dusan ha realizzato un super gol contro l’Inter. Le loro storie di vita si somigliano, si intreccian­o. Sì, perché il gol di Vlahovic all’ultimo respiro contro la capolista ha permesso all’allenatore di salvare la panchina e alla giovane punta è servito per scaricare la tensione accumulata in queste ultime settimane.

Il loro abbraccio è stato spontaneo. Montella ha condiviso sui social quella immagine, accompagna­ta da questo messaggio: «Non mi sono esaltato qualche settimana fa, così come non sono andato in ‘down’ nell’ultimo mese. Nonostante le difficoltà, le assenze, gli infortuni, i tanti giovani, i fisiologic­i ‘su e giù’ tipici di un progetto appena nato. Il gol di domenica, quell’urlo, quella esultanza, valgono tanto, anche se non risolvono tutto. Ma è stato un segnale. Tante volte non avremmo meritato di perdere, eppure uscivamo dal campo senza nulla in mano. Domenica non abbiamo mollato, fino all’ultimo respiro. E abbiamo rialzato la testa. Adesso servirà una settimana perfetta, per provare a fare, alla nostra gente, il regalo di Natale più bello. Forza Viola, sempre!». Grazie al gol di Vlahovic, dunque, la settimana è iniziata bene. La scorsa estate Montella ha preparato una tabella di lavoro per il serbo. Chi si occupa di applicarla è Nicola Caccia, amico dell’allenatore e suo collaborat­ore storico. Soprattutt­o ex attaccante con 150 gol segnati fra i profession­isti. Al termine di ogni allenament­o, Dusan rimane sul campo circa mezz’ora con lui per svolgere lavoro personaliz­zato.

Sono due gli aspetti su cui in questi mesi si sono soffermati: il colpo di testa e la protezione della palla. Non mancano poi le esercitazi­oni per migliorare col piede destro. Il gol con l’Inter non è stato frutto del caso, ma un esercizio provato più volte al centro sportivo. Vlahovic ha forza fisica e tecnica e i tiri in porta da varie angolature sono soluzioni che sta cercando di perfeziona­re. Il suo pregio più grande? Il desiderio di migliorars­i. Agli amici Dusan ha raccontato che un giorno vuole diventare uno dei migliori dieci attaccanti d’Europa. E sono in molti a credere che ce la farà.

Il suo idolo è sempre stato Ibrahimovi­c, ma per la profession­alità il suo modello di riferiment­o è Cristiano Ronaldo. Quando giocava, anche

Montella era preciso e puntuale nel lavoro settimanal­e. Oggi veste i panni dell’allenatore e, quando guarda quel ragazzone arrivato dalla Serbia da quasi due anni, si rivede in lui. Entrambi conoscono il significat­o della parola sacrificio. Vincenzo aveva appena tredici anni quando lo chiamò l’Empoli. Lasciò la casa di Castello di Cisterna in provincia di Napoli e la famiglia per trasferirs­i a più di cinquecent­o chilometri. La nostalgia si è fatta sentire più di una volta. Ma l’ostinazion­e ha avuto la meglio. Montella ha imparato a gestire le sue emozioni, non solo in campo ma anche fuori.

Lo stesso vuole che faccia il giovane attaccante che talvolta si lascia condiziona­re dagli errori che commette. Gli ha ribadito più di una volta che, quando sbaglia un tiro o perde un pallone, non deve risolvere la vicenda da solo. Montella gli chiede di non rimuginare troppo sui suoi sbagli e di provare a essere più leggero. Dusan lo ascolta, conosce la strada che ha fatto da giocatore. Adesso si gode il momento, certificat­o anche da una chiamata speciale ricevuta dopo la partita, quella di Commisso che gli ha fatto i compliment­i.

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 ??  ?? L’abbraccio tra Montella e Vlahovic dopo il gol al 92’ contro l’Inter di domenica sera Accanto i compliment­i a Vlahovic a fine partita
L’abbraccio tra Montella e Vlahovic dopo il gol al 92’ contro l’Inter di domenica sera Accanto i compliment­i a Vlahovic a fine partita

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