CONTRO LA DROGA A MONTE E A VALLE
La campagna contro gli spacciatori intorno alla stazione di Santa Maria Novella sta registrando risultati concreti. L’importante è consolidare nel tempo la svolta. Senza però dimenticare che se c’è un mercato dello spaccio, c’è però anche un’ampia platea di consumatori. Il quadro presentato dal prefetto Laura Lega presenta cifre allarmanti. Soprattutto per il numero consistente di consumatori tra giovani e giovanissimi, per la vastità dell’offerta e per il costo risibile delle dosi di droga. I dati del Serd (servizio dipendenze) indicano una crescita di persone in cura del 14% in due anni, e sempre più tra gli under 30. Se un tredicenne può acquistare con 5 euro una micro-dose di eroina, sarà indotto, specie se in gruppo, a ricercare questa «esperienza» e non sarà facile riportarlo indietro. A monte bisogna perseguire i responsabili dei traffici che passano dal porto di Livorno, o che sfruttano grazie ai corrieri anche i treni dell’alta velocità, ma sono soggetti che sanno bene come sfuggire all’arresto. Ancora più difficile è la battaglia contro i centri di produzione della droga in Asia e in America Latina, per la quale è indispensabile l’impegno delle istituzioni internazionali nell’opera di riconversione produttiva dagli oppiacei ai prodotti alimentari. A valle conta il ruolo delle famiglie, con un’attenzione maggiore per gli adolescenti, spesso abbandonati a se stessi, come quello della scuola e di tutti i centri educativi, dallo sport alla musica. Dove fallisce un insegnante a volte può fare presa un allenatore. E bisogna agire sul piano della salute, con campagne che non dimentichino l’alcol e il fumo, in genere associati al consumo di droga.
Sarebbe comunque opportuno che la questione delle droghe, come ha auspicato Margherita Cassano, Presidente della Corte d’Appello di Firenze, non fosse più «una delle materie a più alto tasso politico» e che in Parlamento si pensasse finalmente a risolvere l’intrico legislativo su quali sostanze siano da considerarsi stupefacenti oppure no. Parliamo di una combinazione di azioni, insomma, senza la quale sarà dura cogliere qualunque obiettivo duraturo.