Piazza Tasso anti pusher «Eventi, non più agenti»
I lenzuoli del centro sociale, della Lebowski e di alcuni residenti. La sosta selvaggia
In piazza Tasso la situazione è così grave che alcuni residenti, i ragazzi del centro sociale di via del Leone e l’associazione Centro Storico Lebowski (cooperativa sportiva dilettantistica che si è imposta negli ultimi anni e che ha un forte legame con l’Oltrarno), hanno deciso di appendere davanti al campetto da calcio uno striscione gigantesco, un lenzuolo che va da una parte all’altra della cancellata e che riporta una scritta a caratteri cubitali, impossibile da non vedere: «No Spaccio e No Ronde. Piazza Tasso è di chi la vive».
L’esasperazione, e la paura, sono davvero tante perché lo smercio di droga avviene ad ogni ora del giorno, anche davanti alle mamme e ai loro bambini che, per evitare problemi o minacce, sono costrette a girarsi dall’altra parte. Gli spacciatori, per lo più di origine nord africana, sono sempre lì, impegnati nei loro traffici, e guai a dire loro qualcosa, perché la reazione può essere violenta. Ne sa qualcosa una donna che alcuni giorni fa è stata apostrofata in malo modo solo per aver chiesto a un pusher di non sostare davanti ai giochi: «Mi ha dato della p… e mi ha detto di stare zitta altrimenti ne avrei pagato le conseguenze. A quel punto mi sono alzata, ho preso mio figlio e sono tornata a casa — racconta — La cosa che mi fa più rabbia è quando la mattina mi imbatto in studenti che, prima di entrare a scuola o all’uscita, vengono a comprare qui hashish e sempre più spesso eroina o cocaina. Questa piazza è sempre più difficile da frequentare».
Alcuni residenti e le associazioni di quartiere hanno provato in tutti i modi a liberare piazza Tasso, a mandare via ubriaconi e spacciatori, ma non c’è stato nulla da fare.
«Non vogliamo che questa piazza venga militarizzata né che aumentino le telecamere, chiediamo alle istituzioni bonificare piazza Tasso occupandola con eventi — dice Lorenzo dell’associazione Centro Storico Lebowsky — Per rendere più funzionale la piazza sarebbe bene investire risorse pubbliche per operatori di strada, di cui si sente la necessità, anziché per la videosorveglianza o le forze dell’ordine». A complicare le cose in una piazza che sembra sempre più un contenitore vuoto e senza idee, c’è poi la movida di San Frediano e Santo Spirito, che soprattutto nel fine settimana rende impossibile muoversi perfino a piedi a causa del parcheggio selvaggio.