Iachini per 18 mesi (salvo intese)
Il patron scioglie le riserve e dà il benvenuto all’allenatore: uomo di spessore Contratto di 18 mesi, ma con una penale la Fiorentina potrà interrompere il rapporto a giugno
Giuseppe Iachini è il nuovo allenatore della Fiorentina. Cinquanticinque anni, originario di Ascoli Piceno, da centrocampista ha indossato la maglia viola dal 1989 al 1994, mentre in Serie A ha già allenato, tra le altre, Sampdoria, Siena, Palermo, Udinese, Sassuolo ed Empoli dove fu esonerato nel marzo scorso dopo aver preso il posto di Andreazzoli.
L’ufficialità sull’accordo da un anno e mezzo, che prevede la possibilità per il club di svincolarsi pagando una penale al termine di questa stagione, è arrivata nella serata di ieri quando la Fiorentina ha pubblicato una nota sui propri canali social. «Ci tengo a ringraziare Montella per l’impegno e la serietà dimostrate — ha commentato Commisso dopo l’ok definitivo — l’attuale situazione di classifica ci ha imposto un cambio e abbiamo scelto Iachini perché è un uomo di spessore, legato a Firenze e alla Fiorentina. Adesso dobbiamo restare uniti e rimetterci sulla strada giusta». L’allenatore sarà presentato alla vigilia della ripresa degli allenamenti, il 28 dicembre, poi il primo impegno di campionato, domenica 6 gennaio, alle 12,30 a Bologna.
Quello di Iachini era il nome in cima alla lista della società da giorni, dopo che i dirigenti si erano confrontati sui vari profili in circolazione. Col passare delle ore, però, la scelta è caduta sull’ex viola anche per l’esperienza maturata negli anni in realtà chiamate a centrare la salvezza, oltre che al buon rapporto con la tifoseria, ed è sotto questo profilo che la società si augura di aver trovato il giusto correttivo alla crisi di risultati. In altri termini affidare la panchina a Iachini significa anche calarsi in una dimensione diversa rispetta agli ultimi tempi, con squadra e tecnico che prima di tutto saranno chiamati a tirarsi fuori dalle paludi della bassa classifica.
Un cambio di paradigma tanto netto quanto evidente: se l’idea iniziale con Montella in panchina era quella di orientarsi verso il possesso palla, più o meno come accaduto nella sua prima esperienza fiorentina, con Iachini si ricerca più grinta, e fisicità; tutti aspetti venuti meno negli ultimi mesi. Se già nei giorni scorsi l’allenatore marchigiano era entusiasta dell’opportunità, l’ufficialità di ieri lo ha caricato ancora di più e agli amici ha confidato di essere felicissimo di questa sfida in una piazza che conosce alla perfezione.
Scelte di altro tipo, come in particolare nel caso di Gigi Di Biagio che nonostante l’Under 21 non ha mai allenato in Serie A, avrebbero rappresentato un salto nel buio che la Fiorentina ha preferito evitarsi, mentre nomi di maggior calibro come Luciano Spalletti o Laurent Blanc sono risultati inarrivabili per diversi motivi. In realtà nelle ultime ore non sono mancati i tentativi proprio per cercare di mantenere un respiro internazionale nella scelta della nuova guida tecnica, ma quando si è capito che le strade erano impraticabili, anche per questioni economiche, si è virato sull’obiettivo iniziale.
Riparte così la Fiorentina, con il suo nuovo tecnico il cui accordo da 18 mesi è parso subito inevitabile nonostante nella piazza serpeggi un po’ di malumore, sia perché trovare un tecnico disponibile solo per il girone di ritorno non sarebbe stato possibile, sia per lanciare un segnale di continuità nei confronti della squadra. Se tutto andrà bene Iachini potrà legittimamente sperare di continuare ad allenare la Fiorentina, ma di contro al termine dell’annata il club potrà prendere altre decisioni ed eventualmente affidare la panchina ad altri allenatori. Magari quelli dal profilo internazionale tanto richiesto proprio dal patron Commisso.