Corriere Fiorentino

La mia odissea quotidiana alla ricerca di un parcheggio in centro

- Alessandro Carchedi

Caro direttore, ho letto lettere e articoli sulla caccia al parcheggio sul Corriere Fiorentino di domenica e vorrei contribuir­e raccontand­o la mia lotta quotidiana di residente in centro costretto a dormire in auto, parcheggia­to davanti a un passo carrabile. Costretto, dopo due ore di giri a vuoto, a tornare sui viali per andare a far benzina perché il serbatoio mezzo pieno ormai era a secco. Costretto a fermare la macchina sul marciapied­e e correre a casa, perché dopo una vana ricerca di un posto durata un’era geologica, avevo bisogno di andare in bagno. Per chi, come me, ha la sventura di vivere dalle parti di Sant’Ambrogio, e magari una sera di far tanto di rientrare tardi, quando gli altri residenti hanno già parcheggia­to da un bel po’ e quando un altro pezzo di Firenze è già a cena al ristorante con la macchina in Ztl senza permesso, l’auto (ahimè a Firenze necessaria, con i mezzi pubblici indietro di decenni) diventa una schiavitù, l’incubo dei sogni notturni. Uscire per andare al cinema, a cena fuori, è un lusso: «No, scusa, ho la macchina già parcheggia­ta, preferisco non venire». E anche: «No, stasera no, c’è la pulizia». La pulizia delle strade, è l’incubo più nero. Perché a Firenze significa dover spostare l’auto: mentre in tante città europee la tecnologia si piega alle esigenze dell’uomo e si usano mezzi che spruzzano acqua e aspirano sporcizia da sotto le auto, qui è l’uomo che si rassegna alla «modernità».

Poi ci sono i fine settimana. Ah, i venerdì e i sabato sera, quando il centro diventa un raduno di macchinoni lustri, di Suv (vietati in Ztl dal sindaco Domenici, ma mai davvero messi al bando) per portare a cena e a ballare tutta Firenze e mezzo circondari­o. Parcheggia­re stavolta non è difficile, basta aver pazienza fino alle tre di notte che i festanti se ne siano andati. Nel frattempo tu guardi con malcelato odio gli ospiti del sabato sera senza permesso Ztl parcheggia­no anche in divieto di sosta, in zona pedonale: perché tanto i vigili di notte non passano e se parcheggi in zona vietata il rischio è solo per chi ce la lascia fino alla mattina. Il rischio è solo per chi ci vive.

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