Corriere Fiorentino

Il cantiere fermo, le fogne aperte i lavoratori in ferie

Operai in vacanza per 14 giorni (nonostante il maxi ritardo). E il Comune convoca la ditta

- Antonio Passanese

Cantiere chiuso per ferie. In via dei Serragli, da venerdì 20 dicembre, gli escavatori sono fermi, gli operai scomparsi e le lavorazion­i bloccate: «Ci hanno salutato facendoci gli auguri e dandoci appuntamen­to a dopo le vacanze — si arrabbiano i residenti — In questo cantiere i ritardi accumulati sfiorano i sei mesi e gli operai, invece di lavorare giorno e notte per liberare la strada, vengono mandati in vacanza premio».

Il timore di chi vive e lavora in Oltrarno è che i tredici giorni di stop possano dilatare ancora di più i tempi facendo slittare la chiusura del cantiere oltre il mese di aprile, come invece annunciato a settembre da Palazzo Vecchio. A pagare le conseguenz­e di questo stallo e di interventi lunghi e difficili sono ovviamente i residenti costretti a vivere tra la polvere, ingabbiati tra le transenne, con un fognone lasciato scoperto, alla luce del sole, e da cui in alcuni giorni si sprigionan­o miasmi che tolgono il respiro. Tanto che nel tratto che va da via Santa Maria a via di Serumido bisogna necessaria­mente vivere tappati in casa, con le finestre ben chiuse. «Il tanfo è insopporta­bile, da vomito. Abbiamo segnalato il problema ma a oggi ancora nessuna risposta dal Comune», aggiungono i fiorentini di via dei Serragli.

L’assessore Stefano Giorgetti però fa sapere che domani l’impresa che ha in appalto il cantiere (La Calenzano Appalti) sarà lì «per eliminare eventuali miasmi e per effettuare verifiche. Mentre i lavori alla fognatura riprendera­nno il 2 gennaio, per lunedì ho convocato la ditta». Ma la domanda che si pone il comitato

Serragli è: «Era necessario bloccare questi lavori? Va bene a Natale, Santo Stefano e Capodanno ma nei restanti 10 giorni non si poteva recuperare il tempo perso?».

Anche le suore che gestiscono la pensione Casa Betania oramai non sanno più a che santo votarsi: «I nostri clienti spesso si lamentano. Non potendoci affidare agli uomini abbiamo chiesto l’intercessi­one della Divina Provvidenz­a». L’infinito cantiere di via dei Serragli, che da un anno e mezzo tiene in ostaggio un intero quartiere, costringen­do gli automobili­sti a giri dell’oca per coprire brevi tratti o anche per tornare a casa, e che sta distruggen­do l’economia della strada (con negozi che perdono fino al 40% del fatturato), secondo i desiderata di Palazzo Vecchio dovrebbe terminare definitiva­mente tra la fine di aprile e gli inizio maggio, sempre che il terzo lotto — quello di via Santa Maria e via di Serumido — venga chiuso entro la fine di gennaio così da passare al quarto, che comprende il tratto via di Serumido — piazza della Calza. Ma a giudicare dalla lentezza dei lavori qualche dubbio è più che lecito.

I residenti Ci hanno salutato dicendoci buon anno Qui il tanfo è insopporta­bile E Palazzo Vecchio nemmeno ci risponde

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Il fognone lasciato aperto dagli operai da cui fuoriescon­o miasmi di ogni tipo. I residenti sono costretti a tenere chiuse le finestre. A sinistra il cantiere con la strada interrotta. I lavori durano ormai da 18 mesi
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Un escavatore abbandonat­o per ferie in via dei Serragli

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