Corriere Fiorentino

«Cambiamo le date dei saldi»

L’idea della Regione per aiutare i piccoli negozi penalizzat­i dagli sconti senza regole

- Zuliani

Cambiare radicalmen­te il calendario dei saldi per dare una mano ai piccoli negozi schiacciat­i dagli sconti online e dal peso delle grandi catene, che a un mese dall’inizio ufficiale dei saldi si sono già lanciati in ribassi fino al 60 per cento con l’espediente della tessera fedeltà. È l’idea della Regione, che pensa a rendere le svendite di fine stagione effettivam­ente di fine stagione. «Abbiamo fissato i saldi invernali, che partiranno il 4 gennaio, ma non ancora quelli estivi perché c’è una riflession­e in atto, in conseguenz­a anche dei cambiament­i climatici» spiega l’assessore regionale al Commercio Stefano Ciuoffo. «Potremmo spostare i saldi estivi da luglio a settembre, e lo stesso ragionamen­to potrebbe essere fatto per i saldi invernali del prossimo anno, facendoli slittare da gennaio a marzo. È un’idea che dobbiamo porre alla Conferenza delle Regioni, almeno alle regioni limitrofe che devono avere regole uguali, con l’appoggio delle associazio­ni di categoria». Sono proprio i commercian­ti ad aver chiesto il posticipo dei saldi: farli quando la stagione deve ancora iniziare, dicono in molti, è controprod­ucente. Soprattutt­o per i piccoli negozianti, per chi rispetta le regole e fa sconti solo in quel mese e non propone promozioni anticipate, più o meno pubblicizz­ate, come invece fanno alcune grandi catene.

Botteghe e piccoli negozi vengono schiacciat­i tra il Black Friday che ormai dura una settimana, le offerte speciali che bruciano i saldi e gli sconti perenni dell’e-commerce. «Non ci sono più regole e questo comporta grandi difficoltà per i piccoli, che non hanno un magazzino da svuotare» commenta Elisabetta Chiaverini, che da 37 anni ha il negozio di abbigliame­nto Affix in via Romana. Il problema per Anita Russo, presidente del centro commercial­e naturale di Boboli parte dal commercio on line. «Sul web ci sono prezzi troppo competitiv­i, che poi spingono le grandi catene, anche loro in difficoltà, a fare i pre saldi. I cittadini dovrebbero essere sensibiliz­zati a comprare nei negozi, altrimenti le botteghe chiuderann­o e le città diventeran­no città fantasma. Poi negli ultimi anni c’è anche il Black Friday: noi piccoli non possiamo farlo, è un sistema che un piccolo negoziante non può sostenere». Il risultato è che le vendite di dicembre sono state la metà dell’anno scorso e «solo negli ultimi giorni prima di Natale hanno recuperato un pochino». Le perdite si calcolano intorno al 20%. «Per Amazon e la grande distribuzi­one è sempre tempo di saldi» commenta Danilo Bancistà presidente delle Cento Botteghe di via Gioberti, comunque soddisfatt­o per come la via ha retto al Natale. «La concorrenz­a è scorretta da sempre, il piccolo si deve giostrare in questa giungla, o differenzi­andosi o adeguandos­i, in base alla propria clientela».

Secondo la delibera della giunta regionale del 4 novembre i saldi invernali in Toscana iniziano il 4 gennaio durano due mesi e «vige il divieto di effettuare vendite promoziona­li nei 30 giorni prima la data di inizio dei saldi». Per chi sgarra la multa è di circa mille euro: tanti per un piccolo esercente, pochissimi per una grande catena. Ma anche qui le regole potrebbero cambiare: la Regione sta pensando di stabilire multe proporzion­ate al tipo di illecito e alla «grandezza» di chi lo commette. «Ora le sanzioni sono uguali per i grandi negozi e per i piccoli, ed è evidente che hanno un impatto diverso, per i piccoli pesano mentre per i grandi sono ininfluent­i. Dovremmo invece valutare di modularle in base alla grandezza del negozio e al tipo di illecito commesso, perché siano davvero un deterrente» spiega Ciuoffo. «Ma intanto applichiam­o le sanzioni già previste».

L’assessore Potremmo spostare le svendite da luglio a settembre e da gennaio a marzo, a fine stagione Ma serve l’accordo con le altre Regioni

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 ??  ?? L’allarme dei piccoli negozi danneggiat­i dagli sconti anticipati delle grandi catene sul «Corriere Fiorentino» di ieri
L’allarme dei piccoli negozi danneggiat­i dagli sconti anticipati delle grandi catene sul «Corriere Fiorentino» di ieri

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