Corriere Fiorentino

Peretola, riecco il lago. E i fenicotter­i

Sesto, un cantiere aveva distrutto il loro habitat. Negli ultimi giorni sono arrivati più di cento uccelli

- Passanese

Sono loro, i fenicotter­i rosa, il vero simbolo della rinascita del lago di Peretola. Ci stazionano da due giorni, e sono un centinaio: novanta giovani esemplari e dieci adulti. Arrivano dalla Spagna e dal Marocco e nella Piana, grazie al suo ecosistema unico in Italia, ci si fermeranno per almeno due mesi per poi ripartire alla volta di Orbetello, della Sardegna e della Camargue, in Francia. «Il lago è tornato a pieno regime dopo i lavori di ripristino della canalizzaz­ione di approvvigi­onamento dell’acqua eseguiti a novembre — esulta Legambient­e di Sesto Fiorentino — E fin da subito gli uccelli stanziali, come gli aironi e le varie specie di anatre, lo hanno ripopolato. Ma in questi giorni non è difficile imbattersi in altri migratori, come il Petto Azzurro, che hanno deciso di fermarsi a riposare a Peretola».

Per due anni questo fazzoletto di verde residuo tra aeroporto, Polo Scientific­o, strade secolari e nuovi viali, quelli che portano all’Ipercoop di Sesto, è rimasto senz’acqua, e inospitale, a causa di un cantiere che lo ha erroneamen­te prosciugat­o a causa della realizzazi­one dello stabilimen­to Falorni Pharma, un’azienda di Serravalle Pistoiese. Solo l’intervento del Comune di Sesto e del Consorzio di Bonifica — avvertiti dagli ambientali­sti — è riuscito a individuar­e al più presto le misure necessarie per risolvere il problema ripristina­ndo l’afflusso continuo di acqua al lago.

Insomma, il laghetto di Peretola, difeso dalle associazio­ni green della Piana — il progetto per lo sviluppo dell’aeroporto vorrebbe che fosse spostato a Signa per far posto alla nuova pista — rischiava di sparire. E con lui le centinaia di uccelli miratori che qui sostano tra un lungo viaggio e l’altro. «Spostare questo lago è impensabil­e — dice Stefano Mattii di Legambient­e — Perché un ecosistema non si crea in 5 minuti, riempiendo d’acqua un fosso. Ci vogliono anni e anni di lavoro da parte della natura. Mi chiedo che fine faranno anche le preziose orchidee palustri che sono solo in questa zona… traslocher­anno anche le piante?». Nel frattempo – e in attesa di sapere cosa deciderà il Consiglio di Stato - il lago raccontato da Giovanni Boccaccio con la celebre novella Chichibio e la gru, e da Carlo Lorenzini in Pinocchio (in queste acque paludose si nascondeva il pescecane che mangiò il burattino) è tornato a vivere.

I fenicotter­i sono uccelli sociali, vivono in stormi nelle aree acquatiche, calde e paludose. Hanno dimensioni che vanno da 1 metro a 1 metro e mezzo d’altezza. Si muovono leggeri, tra il grande prato e il lago di Peretola, e nell’acqua, li si scorge sospesi su una sola zampa, con i becchi dalla strana forma immersi nella fanghiglia e dotati di lamelle per filtrare il cibo. «Sono tornati e siamo felicissim­i — conclude Mattii di Legambient­e — In questi giorni i fenicotter­i, gli aironi, le anatre e alcuni esemplari di Petto Azzurro ci stanno offrendo uno spettacolo degno di una puntata del National Geographic».

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(foto Donato Giannelli) I fenicotter­i nel lago di Peretola, a Sesto Fiorentino
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 ??  ?? Lo scontro su Peretola
Il lago sarà spostato con la costruzion­e della nuova pista.Sopra i fenicotter­i
Lo scontro su Peretola Il lago sarà spostato con la costruzion­e della nuova pista.Sopra i fenicotter­i

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