Corriere Fiorentino

«Le offerte anticipate sono fuori legge, i clienti denuncino»

- I.Z.

«Le regole, stabilite dal Codice del Commercio, sono chiare: nei trenta giorni precedenti ai saldi è vietato qualsiasi tipo di sconto o promozione. Anche per i clienti fidelizzat­i: chi riceve un sms che avvisa delle promozioni potrebbe fare un esposto denunciand­o che quel negozio viola la normativa». Sulle offerte speciali che alcune grandi catene fanno ai possessori delle loro card prima dell’avvio ufficiale dei saldi, Federica Grazzini (in foto) presidente Federmoda Toscanana (Confcommer­cio) è intransige­nte. «C’è una legge e non è interpreta­bile: i messaggi, le promozioni non sono libera interpreta­zione. C’è chi rispetta le regole e chi no. Ma assistiamo a una carenza di controlli, che tutela chi la legge la infrange. Si vive in una giungla, che finisce col penalizzar­e chi le regole le rispetta e quindi il piccolo commercio». Secondo Grazzini i piccoli negozianti sono aggrediti da più fronti: i colossi on line, «che fanno promozioni tutto l’anno in maniera non regolament­ata e non hanno la pressione fiscale che hanno i piccoli negozi», le grandi catene che «hanno fatto promozioni prima di Natale e le stanno facendo anche ora e in maniera sfacciata credendosi immuni», gli stessi fornitori «che spesso vendono direttamen­te ai clienti». «Se a questo ci aggiungiam­o uno Stato che fa le regole ma non le fa rispettare, non so quanto si potrà andare avanti: questo sta producendo una desertific­azione dei centri storici dalle realtà più identitari­e e un’omologazio­ne causata dalle grandi catene a livelli bassi, che va a scapito dei consumator­e perché la qualità che trova è infima». Le regole ci sono, a vigilare ci pensano le Polizie Municipali e la Guardia di Finanza. Ma se le multe per un commercian­te pesano, per le grandi catene sono spesso irrisorie, il guadagno che possono avere facendo offerte anticipate vale il rischio di una sanzione. «Per questo abbiamo chiesto alla Regione di stabilire provvedime­nti per diversific­are le sanzioni in base alla superficie di vendita».

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