Corriere Fiorentino

Neo mamme e coppie in crisi: boom della psicologa in farmacia

Pistoia ha fatto da apripista al servizio in Toscana. Il promotore: una piccola rivoluzion­e

- Matteo Lignelli

Ogni due giorni, di media, la psicologa Beatrice De Biasi incontra un cittadino in farmacia. Succede a Pistoia, dove lo «Sportello amico» (questo il nome del servizio) dà accesso a una consulenza gratuita per offrire l’adeguato sostegno psicologic­o ai malati oppure a chi soffre, ad esempio di stress, ansia, attacchi di panico e altri disagi. La seduta può avvenire su base volontaria oppure su segnalazio­ne del farmacista.

Pistoia è stata una delle prime città italiane ad offrire questo servizio e l’apripista assoluta in Toscana, dove è attivo nel 20% delle farmacie comunali. Tutto è iniziato con «La Farmacia amica delle mamme», il progetto lanciato nel 2010 da Far.com — la rete delle farmacie comunali — grazie al quale molte donne hanno ricevuto assistenza e supporto psicologic­o in un periodo delicato come quello che segue la nascita di un figlio.

Negli anni l’iniziativa è cresciuta abbraccian­do l’intera famiglia e poi le esigenze di tutti i cittadini. Pistoia è un esempio longevo e virtuoso, al punto che nel 2018 l’attuale amministra­tore unico di Far.com, Alessio Poli, ha riportato l’esperienza cittadina a Roma in un convegno sul tema promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi.

Far.com investe a Pistoia tra quattro e cinque mila euro l’anno per portare avanti un’iniziativa che, a testimonia­nza di un bisogno reale, continua a crescere nei numeri dei fruitori. Sono circa 150 le sedute annue, con una frequenza media di due o tre colloqui per persona che durano dai quaranta ai cinquanta minuti e in cui si prova a inquadrare nella maniera corretta il disagio. Si tratta di persone dai 27 ai 50 anni, il 90% delle quali donne, con un livello di istruzione medio e bassa disponibil­ità economica.

Le problemati­che affrontate in farmacia sono la separazion­e nel 20% dei casi — da cui scaturisco­no depression­e e ansia nel 40% dei casi— crisi di coppia per il 15%, stessa percentual­e delle relazioni sentimenta­li difficili, e la cura e gestione dei figli al 10%. Ad accogliere le richieste (anche per via telefonica) o indirizzar­e i pazienti, ci pensano le sette farmacie nei quattro comuni interessat­i: Pistoia, Agliana, Quarrata e Larciano.

«È stata un’importante risposta alle incertezze delle persone — dice Alessio Poli, che si è insediato nel 2016 ed è promotore del potenziame­nto del servizio — legate alla crisi economica. A Pistoia il modello funziona perché c’è una struttura efficiente, grande sensibilit­à delle farmacie ed è radicato nel tempo. Vogliamo crescere coinvolgen­do l’Ordine degli psicologi e il Cispel della Toscana».

«La considero una piccola rivoluzion­e — conclude — visto che il farmacista cerca di disincenti­vare l’uso degli stessi farmaci che vende; ad esempio degli antidepres­sivi in favore di un migliorame­nto della capacità di relazione. Come sostiene l’Oms, non c’è salute senza salute mentale».

Lo sportello, introdotto con la legge 69 del 2009, col tempo si è diffuso in molte aree del paese. È un servizio in più offerto dalle farmacie, luogo ideale per intercetta­re un malessere grazie al rapporto di fiducia che si crea tra chi sta da una parte e dall’altra del bancone. Quest’ultime si occupano della remunerazi­one dello psicologo, il quale, però, non può indirizzar­e il paziente verso il proprio studio privato.

Alessio Poli (Far.Com) È un’importante risposta alle incertezze legate alla crisi economica La struttura è efficiente

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