Neo mamme e coppie in crisi: boom della psicologa in farmacia
Pistoia ha fatto da apripista al servizio in Toscana. Il promotore: una piccola rivoluzione
Ogni due giorni, di media, la psicologa Beatrice De Biasi incontra un cittadino in farmacia. Succede a Pistoia, dove lo «Sportello amico» (questo il nome del servizio) dà accesso a una consulenza gratuita per offrire l’adeguato sostegno psicologico ai malati oppure a chi soffre, ad esempio di stress, ansia, attacchi di panico e altri disagi. La seduta può avvenire su base volontaria oppure su segnalazione del farmacista.
Pistoia è stata una delle prime città italiane ad offrire questo servizio e l’apripista assoluta in Toscana, dove è attivo nel 20% delle farmacie comunali. Tutto è iniziato con «La Farmacia amica delle mamme», il progetto lanciato nel 2010 da Far.com — la rete delle farmacie comunali — grazie al quale molte donne hanno ricevuto assistenza e supporto psicologico in un periodo delicato come quello che segue la nascita di un figlio.
Negli anni l’iniziativa è cresciuta abbracciando l’intera famiglia e poi le esigenze di tutti i cittadini. Pistoia è un esempio longevo e virtuoso, al punto che nel 2018 l’attuale amministratore unico di Far.com, Alessio Poli, ha riportato l’esperienza cittadina a Roma in un convegno sul tema promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi.
Far.com investe a Pistoia tra quattro e cinque mila euro l’anno per portare avanti un’iniziativa che, a testimonianza di un bisogno reale, continua a crescere nei numeri dei fruitori. Sono circa 150 le sedute annue, con una frequenza media di due o tre colloqui per persona che durano dai quaranta ai cinquanta minuti e in cui si prova a inquadrare nella maniera corretta il disagio. Si tratta di persone dai 27 ai 50 anni, il 90% delle quali donne, con un livello di istruzione medio e bassa disponibilità economica.
Le problematiche affrontate in farmacia sono la separazione nel 20% dei casi — da cui scaturiscono depressione e ansia nel 40% dei casi— crisi di coppia per il 15%, stessa percentuale delle relazioni sentimentali difficili, e la cura e gestione dei figli al 10%. Ad accogliere le richieste (anche per via telefonica) o indirizzare i pazienti, ci pensano le sette farmacie nei quattro comuni interessati: Pistoia, Agliana, Quarrata e Larciano.
«È stata un’importante risposta alle incertezze delle persone — dice Alessio Poli, che si è insediato nel 2016 ed è promotore del potenziamento del servizio — legate alla crisi economica. A Pistoia il modello funziona perché c’è una struttura efficiente, grande sensibilità delle farmacie ed è radicato nel tempo. Vogliamo crescere coinvolgendo l’Ordine degli psicologi e il Cispel della Toscana».
«La considero una piccola rivoluzione — conclude — visto che il farmacista cerca di disincentivare l’uso degli stessi farmaci che vende; ad esempio degli antidepressivi in favore di un miglioramento della capacità di relazione. Come sostiene l’Oms, non c’è salute senza salute mentale».
Lo sportello, introdotto con la legge 69 del 2009, col tempo si è diffuso in molte aree del paese. È un servizio in più offerto dalle farmacie, luogo ideale per intercettare un malessere grazie al rapporto di fiducia che si crea tra chi sta da una parte e dall’altra del bancone. Quest’ultime si occupano della remunerazione dello psicologo, il quale, però, non può indirizzare il paziente verso il proprio studio privato.
❞
Alessio Poli (Far.Com) È un’importante risposta alle incertezze legate alla crisi economica La struttura è efficiente