«Il ragazzo non incontrerà il professore dello schiaffo»
Il provvedimento nei confronti del docente sarà comunicato oggi. Lui: «Sono stravolto»
«L’alunno domani (oggi, ndr) potrà tornare a scuola tranquillo, sicuro che non avrà contatti con il professore».
Il direttore dell’Ufficio scolastico di Firenze Roberto Curtolo assicura che oggi lo studente di 15 anni dell’alberghiero Saffi che venerdì avrebbe ricevuto uno schiaffo da un docente durante una lezione di cucina per essersi «stirato», potrà tornare in aula. Dove ritroverà i suoi compagni, ma non l’insegnante. Secondo una prima ricostruzione, il docente avrebbe richiamato lo studente che si stava stiracchiando invitandolo ad avere un comportamento composto e più rispettoso. Poi lo avrebbe colpito al volto con una sberla. Ma la faccenda non si è chiusa qui, perché a quel punto il 15enne ha avvisato dell’accaduto il padre con il cellulare, che a sua volta ha chiamato i carabinieri.
La preside della scuola superiore Francesca Lascialfari, che subito venerdì aveva allertato l’Ufficio scolastico provinciale con una telefonata, ieri ha inviato gli atti e richiesto ufficialmente l’apertura del procedimento disciplinare. L’Ufficio ieri ha quindi avviato il procedimento.
«Possiamo garantire, a tutela di tutti e due i soggetti coinvolti che non ci saranno interazioni tra alunno e docente. Prenderemo tutti i provvedimenti necessari in questo senso, tra quelli che sono già previsti dal procedimento disciplinare» spiega ancora il direttore dell’Ufficio scolastico di Firenze Curtolo. Quale sia però il provvedimento che sarà attuato da oggi però ancora non è dato sapere. I provvedimenti cautelativi infatti vanno dalla sospensione del professore al suo trasferimento ad altro ruolo, in attesa che l’ufficio scolastico accerti come si sono svolti i fatti e di conseguenza decida se archiviare il fascicolo o prendere provvedimenti definitivi (che in base alla gravità del fatto e alla recidiva possono arrivare fino al licenziamento del docente).
La famiglia intanto tramite il proprio legale Nicola Zanobini ha deciso di sporgere denuncia-querela contro il professore, per i reati di «lesioni volontarie» e di «abuso dei mezzi di correzione», e l’atto sarà depositato in Procura nei prossimi giorni. Ma il reato è comunque perseguibile d’ufficio. I genitori, tramite l’avvocato avevano richiesto che il docente fosse sospeso, e che il figlio domani, dopo i tre giorni di prognosi indicati dal certificato medico del pronto soccorso dove è stato visitato venerdì dopo le lezioni, potesse ritornare a scuola senza trovare in cattedra il docente: «O l’uno o l’altro».
«È un professore sempre arrabbiato, ce l’ha con tutti» commentavano ieri alcuni studenti all’uscita di scuola. Sabato alcuni compagni di classe dell’alunno avevano raccontato che il docente «aveva preso di mira» il ragazzo, lo aveva «già insultato» e «una volta gli aveva anche dato un buffetto, ma in quel caso piano». Questa volta invece lo schiaffo sarebbe stato «medio forte».
Per il professore però non si sarebbe trattato di un ceffone, ma di un «buffetto amichevole». «Il mio voleva essere un gesto distensivo verso un ragazzo un po’ sopra le righe, ma come tanti altri, per abbattere quelle barriere tra docente e alunno, per farlo rilassare» afferma il professore, che né sabato né ieri è andato a scuola: «Sono stravolto, non pensavo che venisse fuori un putiferio così. A novembre ho incontrato i genitori, gli ho parlato delle regole a scuola e loro si sono mostrati soddisfatti che ci fosse un professore che le facesse rispettare. Poi si comportano così. Anche il ragazzo dopo l’episodio ha continuato a fare la verifica, sorrideva e mi ha anche chiesto scusa. In 45 anni di insegnamento non mi era mai successo. Sono deluso, amareggiato, mi sembra tutto assurdo».
L’iter
La preside Lascialfari ieri ha inviato gli atti e richiesto ufficialmente l’apertura del procedimento disciplinare, che è già stato attivato