Corriere Fiorentino

Due colpi in 15 giorni al Caffè San Marco

Il locale era già stato svaligiato e il titolare rapinato sotto casa. La stessa banda?

- V.M.

Ancora un furto al Gran Caffè San Marco. I malviventi, dopo aver forzato bandone e porta d’ingresso, hanno fatto incetta di caramelle, cioccolati­ni e diverse bottiglie di alcolici, lasciando però il denaro nella cassa, proprio come in un racconto di Italo Calvino.

È successo la notte tra martedì e mercoledì. A dare l’allarme, all’alba di ieri, un dipendente che come ogni giorno apre lo storico caffè di piazza San Marco. Per individuar­e i responsabi­li, sono al vaglio della polizia le immagini delle telecamere di sorveglian­za del locale.

È il secondo colpo messo a segno nell’arco di dodici giorni ai danni del locale di Gualsiero Zamperini, che è anche console onorario della Tunisia.

La notte tra il 8 e il 9 gennaio, i ladri si erano intrufolat­i nel bar dopo aver sfondato il vetro della porta d’ingresso. Dopo aver messo a soqquadro il locale erano fuggiti con il registrato­re di cassa e due bottiglie di vino. Anche in quel caso era toccato a un dipendente l’amara sorpresa: entrando dal porta di servizio aveva notato sedie e tavolini gettati per terra.

Ma ciò che è avvenuto qualche ora dopo è ancora più inquietant­e. Intorno alle sei

Zamperini stava uscendo di casa quando è stato immobilizz­ato da due uomini, probabilme­nte nordafrica­ni, che gli hanno strappato dal polso l’orologio del valore di 1000 euro.

Quando l’imprendito­re ha tentato di urlare, uno dei due gli ha tappato la bocca con una mano, prima di fuggire con il bottino. Gli investigat­ori non avevano escluso legame tra il furto e l’aggression­e. E ora, si aggiunge il nuovo colpo. Le indagini dovranno accertare se vi siano collegamen­ti tra i due furti

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