Pradè nasconde le carte
Per l’attaccante contratto fino al 2024 e non sarà ceduto in prestito: «Resterà con noi, mi ricorda Joaquin» E sul brasiliano Pedro: «È stato un fallimento tecnico»
Il ds presenta il rinnovo a Sottil e avverte: «Altri acquisti? Vediamo Non compriamo per comprare»
Servirà aspettare gli ultimi giorni di mercato per i nuovi acquisti della Fiorentina. Dopo l’arrivo di Cutrone in attacco, i dirigenti sono a caccia di affari da cogliere nelle ore finali della campagna di rafforzamento.
«Patrick è stato un investimento da venti milioni. Sappiamo — ha ammesso il Ds Daniele Pradè a margine della conferenza sul rinnovo di Sottil — che ci serve un giocatore a centrocampo e ne avremmo bisogno di uno dietro. Le operazioni devono essere come Cutrone, quindi valide per il futuro». La linea dettata da Commisso è chiara: niente toppe, solo giocatori funzionali subito e per il nuovo progetto che inizierà con la prossima stagione. Pradè ed il suo staff sono attivi, in attesa di affondare i colpi. «L’ultima settimana è quella che determina le cose in maniera più chiara. Comprare tanto per fare non ha senso. Se ci riusciremo bene, sennò andremo avanti così» ha detto il dirigente.
Si tratta di un bluff? Probabile, avendo già ceduto Dabo e Cristoforo la Fiorentina deve rinforzarsi a centrocampo anche per ragioni numeriche. In difesa, invece, Ranieri andrà all’Ascoli soltanto quando arriverà un mancino. Su Juan Jesus, in uscita dalla Roma, Pradè si è limitato a rispondere genericamente: «Stiamo diventando una società appetibile». Il dirigente ha affrontato anche altri temi. «Da febbraio ci concentreremo sui rinnovi» e poi su Pedro, tornato in Brasile, ha fatto mea culpa: «Quando arriva il Flamengo, per i brasiliani è difficile dire di no. È un fallimento tecnico, ma non economico. E poi abbiamo la possibilità di riprenderlo se dovesse fare bene». Sottil sarà un giocatore viola fino al 2024, con opzione per la stagione successiva. «Riccardo è stato una testa dura, ci abbiamo messo cinque mesi per il contratto. Al presidente Commisso piace la sua voglia di giocare e di mettersi in mostra» ha spiegato il Ds. «Non ho mai avuto paura di non trovare l’accordo, lo volevamo tutti» ha aggiunto il giocatore. L’idea di massima è di fargli concludere la stagione a Firenze, la classifica più serena nel tempo porterà Iachini a fare qualche esperimento e a cambiare modulo. «Riccardo lo cercano tutti, oggi mi dispiacerebbe come società privarci di lui per sei mesi. Da qui a fine mercato vedremo» ha spiegato Pradè. La soluzione del prestito esiste, ma per ora resta sospesa. Ma Sottil ha voglia soprattutto di giocare con maggiore continuità. «Per un giocatore di venti anni è normale — ha raccontato l’esterno — Ho sposato questo progetto perché voglio crescere qui. Vedremo».
Fin dai tempi di Pioli e Montella, al giovane attaccante è sempre stata contestata la scarsa attitudine a difendere. «Lo sentire dire da un po’, ma tutti devono migliorare in qualche aspetto. Io gioco per il dribbling e il gol, ci sta che dietro sia carente ma credo che questa cosa venga estremizzata» ha precisato ancora Sottil.
Iachini lo ha fatto subentrare a Napoli, in un momento delicato della partita e non ha sfigurato. Nato come ala dell’attacco a tre, il numero undici viola è disposto a fare tutto pur di avere più occasioni per giocare. «Quando entro penso solo a giocare, sono spregiudicato e spensierato. Ho fatto anche l’esterno nel centrocampo a cinque e posso fare pure la seconda punta». La duttilità potrebbe essere proprio la strada per avere maggiori occasioni di giocare. Negli ultimi anni la Fiorentina ha avuto esterni di alta qualità. «Salah oggi è fra i più forti al mondo. Ma in squadra c’è Chiesa, abbiamo affinità e un grande rapporto» ha concluso. Sull’argomento, anche Pradè ha espresso il suo giudizio: «A me ricorda Joaquin».