Duncan e gli altri, l’inquieta gioventù viola
L’inglese vuole andarsene, Zurkowski scenderà in B e Montiel chiede almeno di giocare
Szymon Zurkowski, Tofol Montiel, e Bobby Duncan: tre diamanti grezzi, da trasformare in gioielli. Il problema, è sempre lo stesso: tenerli, o mandarli a giocare? Questo è il dilemma.
Prendete Zurkowski. «Lo abbiamo trovato qui — ha detto ieri Pradè — è giovane e ha bisogno di crescere ma ha una grande attitudine e sono contento di lui. Dobbiamo decidere cosa fare». In realtà, la decisione, è già stata presa. Si sta solo aspettando che arrivi il nuovo centrocampista e poi sarà ceduto in prestito secco all’Empoli. Del resto, a Firenze, continuerebbe ad arrugginirsi. Fuori fin dall’inizio dalle scelte di Montella (che lo riteneva troppo offensivo) non è riuscito a convincere nemmeno Beppe Iachini che, da quando è arrivato, non gli ha concesso nemmeno un minuto. In totale, fino ad oggi, il polacco ha disputato due spezzoni di partita, per un totale di 10 minuti. Una di queste, contro la Juventus. Proprio quel club che, in collaborazione col Genoa, fece di tutto per strapparlo alla Fiorentina. Perché, tra gli addetti ai lavori, son (quasi) tutti convinti che sia uno dei centrocampisti più promettenti in Europa. Il problema, per lui, è poterlo dimocon strare, ed Empoli può essere l’occasione giusta.
E poi Montiel, talento mancino che rischia di buttar via un anno. E pensare che la stagione era partita alla grande, quei 26’ giocati in Coppa Italia (contro il Monza) che abbagliarono il Franchi. Fece due assist, quel giorno. Due perle per il gemello Vlahovic che permisero alla Fiorentina di passare il turno. Peccato che quella sia rimasta l’unica apparizione con la prima squadra e che, anche in Primavera, si sia visto poco: 7 presenze, per ora, con due gol. Per questo i suoi agenti hanno incontrato più volte i dirigenti. La richiesta è semplice: giocare. In Primavera, o in prestito. Qualche proposta, soprattutto dalla Spagna, è già arrivata, e nei prossimi giorni verrà presa una decisione.
Infine Duncan. Il cugino di Steven Gerrard arrivato in estate dal Liverpool del quale dopo un impatto da urlo (tre gol nelle prime giornate del campionato Primavera) si son perse le tracce. «Pensava di giocare da subito con la Fiorentina, ma non è semplice per un ragazzo imporsi con i grandi», ha spiegato ieri Pradè. Dicono che lui sia piuttosto nervoso, e che non veda l’ora di cambiare aria. C’è un problema, però: in questa stagione ha già vestito le maglie di Liverpool e Fiorentina e, quindi, non potrebbe indossarne un’altra. Eppure, i viola, hanno chiesto una deroga alla Fifa. La risposta non è ancora arrivata e, comunque, non è detto che sia affermativa. Il rischio che resti a Firenze insomma, senza giocare, esiste. Giovani, talentuosi, e con la voglia di spaccare il mondo. Sono «pianticelle», e vanno maneggiate con cura.