Corriere Fiorentino

«State lontani!» Storie d’intolleran­za ai tempi del virus

A Prato e Firenze si moltiplica­no gli episodi di razzismo. Il tempio buddista li raccoglie e denuncia

- Giorgio Bernardini

«Vieni via, sono pericolosi».

E poi ancora spunti, offese, porte dell’Ataf chiuse in faccia. Come il coronaviru­s anche gli episodi di intolleran­za tra Prato e Firenze si moltiplica­no giorno dopo giorno.

«Vieni via da lì! Stiamo lontani da questa gente, non ti avvicinare, sono pericolosi!». Un uomo parla col suo cane. Lo fa urlando perché vuole essere sicuro di farsi sentire da Luisa Xu. Lei, ragazza cinese di 19 anni, sta passeggian­do con le sue cugine lungo la pista ciclabile che corre parallela al fiume Bisenzio. «Sapeva benissimo che conosciamo l’italiano e che capiamo quello che dice, mi fa sentire malissimo. Sembra di vivere in un racconto sui tempi del nazifascis­mo contro gli ebrei. È una cosa animalesca e inaccettab­ile».

Ma quella di Luisa è solo una delle brutte storie raccolte in queste ore dal neonato «osservator­io contro gli episodi di razzismo e contro le violenze verbali» attivato dal tempio buddista «Pu Hua Si» di Prato proprio dopo la segnalazio­ne di Luisa. Ed è proprio lei che oggi raccoglie le segnalazio­ni dei connaziona­li riguardo a episodi di intolleran­za legati alla paura della diffusione del coronaviru­s mentre il segretario del tempio, Davide Finizio, le trascrive in italiano ed effettua segnalazio­ni alle autorità. «Il fatto — spiega Finizio — è che si stavano moltiplica­ndo gli allarmi sugli insulti ingiustifi­cati che membri della comunità cinese stanno ricevendo: con Luisa abbiamo deciso di agire».

Le segnalazio­ni raccolte in poche ore sono già numerose. «Gran parte delle offese — racconta Luisa — avvengono in luoghi pubblici. Questa mattina sull’autobus sono stati insultati due giovani cinesi che stavano tornando da scuola, mentre sempre su un mezzo pubblico una ragazza ci ha raccontato che alcuni coetanei adolescent­i la prendevano in giro dicendo “Corona” e tirandole una gomma da masticare tra i capelli. I razzisti si divertono a discrimina­re le persone più deboli, per loro questa del virus è una scusa».

«Ieri invece in una scuola media alcuni scolari di origine orientale hanno raccontato che da giorni vengono chiamati “Cinavirus” dai compagni», aggiunge il segretario del tempio. Tra le segnalazio­ni di ieri ce ne sono anche alcune che provengono dalla periferia di Firenze dove una ragazza minorenne ha denunciato che un autista Ataf non le avrebbe aperto le porte del mezzo e al centro commercial­e «I gigli», dove una ragazza cinese sarebbe stata oggetto di insulti e sputi.

«Quello che vorremmo fare — spiega ancora Davide Finizio — è cercare di dare un segnale culturale alla città. Ovviamente le denunce di chi si presenta portando i documenti personali saranno anche inviate alle forze dell’ordine. Sentiamo l’esigenza di fare qualcosa perché non possiamo stare fermi di fronte a quello che sta avvenendo in questo posto, dove la comunità è così numerosa e ha bisogno soprattutt­o oggi del nostro sostegno». Le denunce possono essere inviate anche all’indirizzo mail del tempio (tempiopuhu­asi@gmail.com) e l’iniziativa viene promossa anche dall’associazio­ne dei giovani cinesi in Italia.

Nella serata di ieri Miao Miao Wang, una delle più note rappresent­anti della seconda generazion­e di migranti cinesi di Prato, ha partecipat­o alla trasmissio­ne di La7 «Propaganda Live». In tv ha voluto testimonia­re il disagio di questi giorni, veicolare il messaggio #IoNonSonoU­nVirus, «parlare della psicosi di massa scatenata dal coronaviru­s: sì alle precauzion­i, no agli allarmismi».

A questo proposito l’amministra­zione comunale pratese ha respinto la richiesta dei consiglier­i comunali d’opposizion­e Marilena Garnier (Lista civica) e Claudio Belgiorno (FdI), che giovedì sera avevano richiesto la convocazio­ne di un consiglio comunale straordina­rio urgente sull’argomento coronaviru­s. «L’amministra­zione esprime la propria incredulit­à — si legge in una nota durissima del Comune — sulla leggerezza con cui alcuni consiglier­i per un gettone di presenza e qualche minuto di notorietà affrontano in maniera così superficia­le un tema delicato per tutta la popolazion­e». Per il prossimo 7 febbraio è stata tuttavia convocata una commission­e consiliare.

Violenze

Un autista dell’Ataf non avrebbe aperto le porte Ai Gigli una ragazza è stata presa a sputi

 ??  ?? La protesta di Miao Miao Huang contro gli insulti e le discrimina­zioni. Nella foto sopra, mascherine nel tempio buddista di Prato
La protesta di Miao Miao Huang contro gli insulti e le discrimina­zioni. Nella foto sopra, mascherine nel tempio buddista di Prato
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