Il preside sospende la prof anti Segre Nardella: incontro studenti-senatrice
La decisione della Mazzanti. E i docenti scrivono una lettera aperta contro la collega: indignati
❞ Il sindaco Vorrei che la scuola fosse presente quando assegneremo a Liliana Segre la cittadinanza onoraria
Frasi choc su Liliana Segre, il preside della scuola Mazzanti ha sospeso l’insegnante che, di fronte agli alunni di seconda media, avrebbe sostenuto che la senatrice testimone della Shoah «cerca solo pubblicità».
«Ho sospeso la docente in via cautelare provvisoria — ha detto il preside Arnolfo Gengaroli — Da lunedì non sarà a scuola, dopo le sue parole credo che la sospensione sia la decisione più saggia, sia per lei e che per la scuola, affinché le lezioni possano svolgersi in un clima sereno».
Ma la vicenda è uscita dai confini scolasti. Ieri anche il sindaco Dario Nardella è intervenuto con toni decisi: «Mi vergogno che questo episodio sia accaduto a Firenze, città medaglia d’oro alla resistenza e legatissima a Liliana Segre». Un fatto che il primo cittadino ha giudicato «gravissimo», motivo per cui la prossima settimana si recherà personalmente alla scuola di Coverciano «per incontrare i docenti e gli alunni». Non solo: «Inviteremo tutta la scuola in Palazzo Vecchio nel giorno in cui assegneremo la cittadinanza onoraria a Liliana Segre». E tornando nel merito delle presunte frasi pronunciate dall’insegnante, ha concluso: «Se queste parole così gravi venissero confermate, allora dobbiamo seriamente preoccuparci sullo stato di alcune delle nostre scuole e dobbiamo lavorare per aiutare la scuola ad essere un luogo di formazione civica, ha fatto bene il viceministro Anna Ascani ad annunciare seri provvedimenti».
Nel frattempo, sono arrivate anche le reazioni degli altri 79 docenti dell’istituto comprensivo di Coverciano (di cui fa parte la media Mazzanti), che prendono le distanze dalle frasi della collega contro Liliana Segre. E lo fanno proprio in una lettera inviata, oltre che al proprio dirigente scolastico, alla stessa Segre: «I sottoscritti docenti dell’Istituto Comprensivo Coverciano — è scritto nella lettera — esprimono la loro totale ed estremamente indignata distanza dalle parole espresse da un’insegnante della scuola Mazzanti con le quali ha definito la senatrice Liliana Segre persona troppo mediatica. Si dissociano da tutto quanto avvenuto. Esprimono tutto il loro affetto e solidarietà alla senatrice».
Inoltre, i docenti nella lettera «sottolineano le tante azioni e progettualità relative all’educazione democratica, ai valori civici e della Costituzione
che vengono da sempre promosse nei nostri percorsi di studio e che fanno parte integrante della nostra offerta formativa». E ancora: «I sottoscritti si ritengono offesi e non ammettono alcuna giustificazione di quanto detto dalla collega». E infine, «sollecitano la dirigenza perché vengano prese tutte le misure possibili per sanzionare questo tipo di intervento».
Dopo la decisione della sospensione da parte del preside, spetterà adesso all’Ufficio scolastico provinciale confermare o meno tale scelta. «Stiamo aspettando — ha detto Roberto Curtolo dell’Ufficio scolastico provinciale — una relazione ufficiale dell’accaduto da parte del preside, dopodiché valuteremo di conseguenza i provvedimenti disciplinari da intraprendere».
Provvedimenti disciplinari che dovranno arrivare entro tre giorni dall’avvenuta ricezione del documento da parte del dirigente scolastico.
Il provvedimento era la decisione più saggia affinché le lezioni si svolgano in un clima sereno