Iachini: stanchi, ma meritavamo molto di più
L’allenatore: «Terza gara in sette giorni, eravamo stanchi. Igor? Si è mosso bene»
Dopo un mese di imbattibilità, è arrivata la prima sconfitta in campionato per la Fiorentina di Iachini. Netta la differenza dei valori in campo, proprio per questo l’allenatore aveva studiato la sfida con una strategia precisa: lasciare l’iniziativa alla Juventus per poi ripartire in contropiede. Ma stavolta non ha funzionato. La squadra viola ha accusato la stanchezza dovuta ai tanti impegni ravvicinati.
«Per noi era la terza partita in una settimana, la settima in venticinque giorni ma non voglio accampare scuse». Iachini, già alla vigilia, si era detto tutt’altro che soddisfatto di questo periodo denso di appuntamenti ravvicinati. «C’è stato dispendio, ma abbiamo giocato un’ottima partita. Dovevamo solo essere più lucidi ed efficaci quando andavamo ad attaccare», ha continuato. Alla Fiorentina è mancata lucidità e precisione nell’ultimo passaggio, nonostante ciò non sono mancate le occasioni da gol. «Abbiamo concesso poco a una grande squadra, li abbiamo imbrigliati bene sul piano tattico. Dovevamo essere più bravi nell’ultimo passaggio per creare situazioni in più». La Juventus quest’anno concede molto in termini di gol, ma contro i viola è riuscita a non prenderne: è la seconda volta in tre mesi, merito del portiere bianconero che si è opposto con prontezza a Chiesa, Lirola e Pulgar che c’hanno provato.
Il gol, durante la gestione Montella, era diventato una chimera. Con Iachini gli attaccanti sono tornati a colpire, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. «Dobbiamo migliorare davanti, non solo con Chiesa. Dobbiamo legare con più qualità per creare i presupposti per andare a creare le nostre occasioni. I ragazzi sono giovani, hanno margini di crescita: dobbiamo lavorare per essere più incisivi negli ultimi trenta metri». L’alternanza tra Cutrone e Vlahovic è destinata a continuare e adesso Sottil, dopo che l’allenatore ha bloccato la sua partenza in prestito, è destinato a trovare sempre più spazio. Sul tema gol, ha pure scherzato: «Ho salutato Dybala, gli ho detto di venire da noi che i nostri attaccanti non si offendono».
Iachini ha stupito tutti con la formazione iniziale. In mezzo al campo ha lasciato fuori Badelj per dare spazio a Ghezzal, ala naturale adattata come interno. L’idea era di puntare su un uomo offensivo che potesse limitare le difficoltà dovute all’assenza di Castrovilli. «Ci abbiamo lavorato in queste settimane — ha spiegato l’allenatore — non dimentichiamo che siamo andati a giocarcela senza cinque giocatori importanti. Al di là del risultati i giocatori stanno lavorando bene». E su Ghezzal: «È entrato bene in partita, è molto offensivo ma ci sto lavorando in modo che possa giocare fra le linee a centrocampo». E chissà che in futuro questa soluzione di emergenza non possa essere riproposta. In difesa, invece, ha colpito Igor. Dopo solo due allenamenti con i compagni si è calato bene nel ruolo di titolare. «Ha le caratteristiche per giocare bene con noi». Un’altra buona notizia in una domenica da cancellare più per l’esito che per la prestazione.