L’invasione delle case per i turisti va oltre le mura
Firenze, in tre anni le case offerte ai turisti oltre i viali sono passate da 2.498 a 4.236. A Peretola 40 b&b
«A fine marzo ce ne andiamo, scade il contratto di affitto e non abbiamo il rinnovo: al nostro posto faranno b&b di lusso». In centro a Firenze è una frase che non farebbe più notizia, tanto è frequente sentirla ripetere. Ma, ieri, a pronunciarla è stato un dipendente della scuola Apab, che occupa un intero piano nello storico Palazzo Antinori di Borgo Santa Croce: corsi di fotografia, per guide turistiche, di agricoltura biodinamica, per estetisti, circa 600 studenti all’anno. Dalla scuola, ufficialmente, spiegano di non sapere che cosa la proprietà farà del primo piano del palazzo, e precisano che il principale motivo del mancato rinnovo dell’affitto è che, visto che Apab dispensa corsi convenzionati con la Regione, il vecchio edificio non ha più i requisiti di accessibilità richiesti dalla normativa toscana. Vale a dire che a favorire i b&b non sarebbero solo le leggi dell’economia, ma anche norme forse troppo rigide per essere applicate in un contesto architettonico tanto antico quanto quello del centro storico.
Così, residenti e attività storiche continuano a fuggire (o a venire allontanati) dal centro e, in generale, dalla città, per lasciare spazio al mondo degli affittacamere e degli affitta-appartamenti. Un fenomeno che ormai ha raggiunto dimensioni gigantesche. In tutto il Comune di Firenze, sono 11.840 gli appartamenti affittati per intero o in parte, che risultano attivi allo scorso 31 dicembre, e soltanto sui vettori web Airbnb e Vrbo (l’universo della rete è molto più ampio, a partire dal gigante Booking, su cui però non ci sono dati). A dare i numeri dei b&b è il portale di analisi Airdna. Negli ultimi tre anni sono cresciuti del 55,6 per cento: erano 7.610 a dicembre 2016. 7.640 di questi appartamenti sono nel centro storico con un aumento del 63,1 per cento rispetto a tre anni fa, quando erano 4.662. E il fenomeno non riguarda più solo l’area Unesco ma si spande sempre di più verso i quartieri residenziali. Non senza sorprese.
Dal dicembre 2016, fuori dai viali di circonvallazione, le case su Arbnb e Vrbo sono passati da 2.948 a 4.236, con un aumento del 43,7 per cento. Un boom. Il Quartiere 5 (Statuto, Rifredi, Novoli, Peretola) è la zona a maggiore incremento, da 646 a 1.010 (più 56,3 per cento). Nella sola Peretola, pur lontana dalle zone turistiche, si sfiorano i 40 b&b. A crescere di meno, forse perché aveva già molti appartamenti turistici, è invece il Quartiere 2 (Cure, Campo di Marte, Coverciano, Bellariva, Rovezzano) che passa da 1.072 a 1.369 appartamenti attivi, con una crescita del 27,7 per cento. Fuori dalle mura, le zone a massima concentrazione restano comunque quelle a ridosso dei viali, ma si scoprono nuovi rioni di pernottamento turistico: da Gavinana alle Due Strade, da via Reginaldo Giuliani a via Faentina, fino a Rovezzano.
I Quartieri 4 e 5, da Novoli a Coverciano, sono le zone in cui ci sono appartamenti condivisi: nel 32 per cento dei casi (quasi uno su tre) non si affitta l’intera casa ma una o più stanze. Per dare un metro di paragone, in centro ci si ferma al 13 per cento. Il motivo? Chi ha una stanza in periferia, è pronto ad affittarla anche a prezzi bassissimi, facendo concorrenza alla qualità e alla posizione privilegiata invece offerta dai superhost dell’area Unesco: a Novoli ci sono camere singole a 31 euro a notte, in via Baracca una doppia a 48 euro, mentre in San Jacopino si può strappare un intero monolocale (per tre persone) a 47 euro. Ma se si esce da Airbnb e si sbarca su Booking si arriva anche a 27,50 a notte per un letto in una camera condivisa, sempre in San Jacopino. Insomma, fuori dal centro, l’impressione è che gli appartamenti a gestione famigliare facciano la guerra dei prezzi alle grandi agenzie che, con decine, a volte centinaia di appartamenti, dominano nel centro storico. Ma a ben vedere, le proposte a basso prezzo sono ovunque: se nel Quartiere 5, l’11 per cento degli appartamenti o delle camere offerte non hanno riscaldamento, nell’area Unesco si arriva al 15 per cento.
Perché anche in centro, in piena Santa Maria Novella, per quanto i prezzi bassi siano una rarità, si trova un intero appartamento a 55 euro a notte. Col letto a pochi centimetri dai fornelli. O, per citare Fantozzi, «angolo cucinacesso».
La guerra dei prezzi bassi
A Novoli una camera singola si può pagare anche 31 euro a notte, mentre a San Jacopino per 47 euro si può affittare un monolocale