Un bando per la Fiera
Bassilichi: vogliamo scegliere i migliori. Via ufficiale ai cantieri per ammodernare la Fortezza
Niente intesa diretta con Pitti Bassilichi: vogliamo scegliere il miglior partner possibile
❞ Nel nostro giardino abbiamo uno dei migliori organizzatori d’eventi nel mondo, la logica porta a dire che unendo due forze si fa un soggetto migliore Ma essendo l’azienda pubblica dobbiamo capire se c’è un’ipotesi ancora migliore
Sei anni per avere la Fortezza — con Palaffari e Villa Vittoria — pronta per la sfida internazionale nel mercato delle fiere e dei congressi. E tre mesi per capire come affrontare il futuro: attraverso un bando, non con l’accordo diretto con Pitti Immagine. Sono i due passi annunciati da Firenze Fiera, con l’obiettivo di fare della società e dei suoi spazi «un punto di riferimento internazionale». Il primo passo riguarda i lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle tre gambe su cui poggia l’attività di Firenze Fiera: quelli già partiti al Palaffari, quelli cominciati ieri sulle mura della Fortezza e che si estenderanno a lotti nei vari padiglioni, con la nascita anche di un polo per congressi da 3.350 posti, una delle chiavi di volta per attirare nuovi eventi. Il secondo passo è invece fondamentale per creare un polo con una «massa critica» di attività e fatturato tale da potersi confrontare non solo con «la Champions League delle fiere italiane», come dice il presidente di Firenze Fiera Leonardo Bassilichi, che include nella categoria anche Milano e Rimini, ma anche con il mercato internazionale. Se finora era stata aperta una trattativa privata e in esclusiva con Pitti Immagine, la cui manifestazione d’interesse era stata giudicata dal Cda più attraente rispetto a quella di BolognaFiere, Bassilichi ha annunciato ieri che nel mese di marzo vedrà la luce un avviso pubblico «per idee progettuali per questo polo, perché vogliamo essere certi di consegnarlo nelle mani migliori».
L’idea di base rimane quella di accelerare la crescita di Firenze Fiera, tanto più in uno scenario dove, al di là delle due manifestazioni d’interesse già pervenute in autunno, Bassilichi fa capire che informalmente altri player di settore si sono interessati al dossier. È facile ipotizzare, per esempio, che sia della partita
Ieg, che dopo aver rilevato le fiere dell’oro di Arezzo ha espresso in novembre l’auspicio di una «collaborazione più estesa» col mondo fieristico toscano: «Siamo aperti a verificarne la concreta fattibilità, chi ci conosce sa che non ci spaventa il fatto di affrontare le questioni in tempi veloci», aveva dichiarato in quella circostanza il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni.
In attesa del nuovo partner, si può festeggiare l’avvio ufficiale dei lavori di restyling della Fortezza, con l’allestimento del primo cantiere lungo le antiche mura medicee. L’intervento da 68 milioni di euro totali prevede il recupero di bastioni e mura; l’ammodernamento (ecoefficiente) di alcuni padiglioni come il Cavaniglia, lo Spadolini e il Machiavelli; la realizzazione della nuova struttura Bellavista al posto del vecchio Rastriglia e dei Magazzini dell’ex tribunale che saranno demoliti. Il tutto con gradualità, per mantenere il più possibile inalterata l’operatività della Fortezza e delle sue fiere, fino alla fine lavori che è prevista nel 2016.