Peretola, ritorno all’anno zero
Nardella, Giani e Rossi: «Andiamo avanti». Falchi da Sesto: «Una giornata storica»
Un’altra durissima battuta d’arresto per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, la cui realizzazione quantomeno slitterà nel tempo. Il Consiglio di Stato ieri ha dato ragione al Tar che aveva bocciato la Valutazione di impatto ambientale con il via libera alle opere previste nel master plan del Vespucci, su ricorso di Sesto e dei Comuni della Piana. E ha rigettato i ricorsi contro la sentenza del Tar presentati da Toscana Aeroporti, la società che gestisce il Vespucci assieme al Galilei di Pisa, e di Comune di Firenze, Regione Toscana, Enac, ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali. «La lettura delle valutazioni svolte dalla Commissione Via unitamente al contenuto delle prescrizioni denota la manifesta irragionevolezza del giudizio positivo espresso» scrivono i giudici.
La notizia è stata accolta con gioia dal fronte del no — «Giornata storica» — all’ampliamento della pista, che però non è oggetto delle sentenze. Toscana Aeroporti prende atto della decisione del Consiglio di Stato e ribadisce «la ferma convinzione della necessità dell’aeroporto di Firenze di dotarsi di una nuova pista e di un nuovo terminal per rispondere alle criticità infrastrutturali: verificheremo le condizioni e le azioni da
❞ Il sindaco Nardella Bocciata la Via, non il progetto della nuova pista. Va riattivata la proceduta sulla base delle indicazioni dei giudici
intraprendere insieme agli enti competenti, in primis Enac, per portare avanti il progetto». La società è rimasta molto sorpresa, e irritata, dalla decisione del Consiglio di Stato, era pronta a partire con i cantieri e il progetto definitivo che tiene conto delle molte prescrizioni della Via ormai annullata; ora dovrà rivedere tutti i piani finanziari e di investimento. A ottobre 2018 Roberto Naldi, vicepresidente di Toscana Aeroporti, avvisava: se cambia lo scenario Corporacion America (azionista al 62,3%, ndr) potrebbe decidere di rivedere gli investimenti. Intanto dalla società si spiega: «Il lavoro compiuto è stato realizzato seguendo i pareri positivi e le indicazioni dei ministeri competenti e della commissione Via». Comune di Firenze e Regione sono sulla stessa linea: «Quel che è chiaro è che il Consiglio di Stato non ha bocciato il progetto della nuova pista, ma la procedura di Via. Per questo ci prepariamo a chiedere a Toscana Aeroporti e ai ministeri competenti di riattivare la procedura sulla base delle indicazioni emerse dal Consiglio di Stato».
La sentenza del Consiglio di Stato è stata resa nota dal sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi, da sempre in prima fila contro un Vespucci più grande. «È una giornata straordinaria, storica per Sesto e per tutta la Piana — afferma Falchi — Questa sentenza mette la parola fine ad una vicenda che ha visto la politica venire meno ai propri compiti. È l’anno zero per il nostro territorio. Oggi festeggiamo insieme ai cittadini e ai comitati, ma già da domani dovremo essere capaci di ripartire, di restituire al Parco della Piana il suo ruolo». Anche il Comune di Prato aveva partecipato al ricorso al Tar e il sindaco Matteo Biffoni commenta: «La richiesta del Comune di Prato di far parte dell’Osservatorio Ambientale, dove si sarebbe verificata l’ottemperanza di tutte le innumerevoli prescrizioni alla Via, era ben fondata. Lo abbiamo detto mille volte e si dimostra che avevamo ragione ad avere dubbi». Poi ancora: «Il Consiglio di Stato ribadisce come il masterplan non fosse adeguato. Alla luce della sentenza penso che l’intero iter dovrà essere annullato». Esulta anche il M5S con i parlamentari toscani che si dicono «soddisfatti per la sentenza che ha ribadito il no all’ampliamento dell’aeroporto». Dal centrodestra si critica il Pd, guardando al voto di maggio per le Regionali. «È stato bocciato anche il Pd e Giani — dicono gli esponenti della Lega — Dopo decenni di chiacchiere e lotte fratricide nella sinistra i toscani si ritrovano con un nulla di fatto». Stefano Mugnai, coordinatore regionale, e Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia affermano: «La sinistra è incapace di dare un futuro alla Toscana. Chiedano scusa», mentre per FdI il consigliere Paolo Marcheschi sottolinea: «Bisogna andare avanti: chi è contro l’ampliamento di Peretola è anche contro Pisa e la Toscana».
❞ Il sindaco Falchi Giornata storica, in questo caso la politica era venuta meno ai suoi compiti È l’anno zero per il nostro territorio