Corriere Fiorentino

Rapì il figlio e lo portò negli Usa: condannata

Un anno alla donna che dovrà anche risarcire l’ex marito per le spese sostenute nella ricerca

- Antonella Mollica

Aveva comunicato via mail all’ex marito la sua decisione: «Porto via il bambino con me in America». Così Giacomo aveva scoperto che suo figlio di 6 anni non sarebbe tornato a casa. Rapito dalla madre. Sono passati tre anni e tre mesi da quel giorno. Ieri la donna, statuniten­se di 40 anni, è stata condannata ad un anno dal tribunale di Firenze per sottrazion­e di minore internazio­nale. Il giudice Rosa Valotta ha stabilito che dovrà anche pagare una provvision­ale di 50 mila euro per le spese sostenute dall’ex marito nel periodo trascorso negli Stati Uniti alla ricerca del figlio.

«È stato tutto premeditat­o

— ha detto in aula l’avvocato che assiste Giacomo — lei aveva deciso già da tempo di portare via il bambino che voleva gestire come se fosse l’unico genitore. Lui è stato costretto a lasciare il lavoro per andare negli Stati Uniti a cercare il figlio. Ha sostenute tante spese per aerei e alberghi. Una volta in Italia poi è arrivata la denuncia per spaccio che è stata archiviata. Sono stati tutti tentativi per screditare l’uomo, per dare di lui l’immagine di un padre non degno».

La donna è tornata a vivere in Italia, il piccolo è affidato ad entrambi i genitori. «Adesso il bambino è sereno, ha vinto lui, questa è la cosa più importante — ha detto l’avvocato Federico Bagattini, difensore della donna — Non importa chi ha perso in tribunale».

La vicenda, raccontata dal Corriere Fiorentino, era cominciata nell’ottobre 2016 quando la donna, insegnante di yoga in Italia, separata dal marito, decide di portare via il bambino. «Torniamo tra qualche giorno» gli aveva assicurato. Invece aveva già organizzat­o il volo per gli Stati Uniti. «La lontananza da mio figlio è stata durissima — aveva raccontato Giacomo — È come se mi avessero portato via un arto, una sofferenza che non si può raccontare».

Appena mette piede a Fort Lauderdale la donna denuncia l’ex marito per violenza domestica, possesso di armi e droga. Ma Giacomo non si arrende. Ingaggia un investigat­ore privato e va a cercare suo figlio negli Stati Uniti. Così, dopo un mese, scopre che madre e figlio si sono trasferiti in North Carolina. Grazie ai documenti italiani riesce ad ottenere da un giudice l’ordine di prelevare il bambino: «Il caso è di competenza italiana e la convenzion­e dell’Aja impone che il bambino rientri nel suo paese d’origine». Così, sei mesi dopo la fuga negli Stati Uniti, Giacomo e suo figlio sono rientrati in Italia.

 ??  ?? Giacomo e il figlio che l’ex moglie aveva riportato negli Usa
Giacomo e il figlio che l’ex moglie aveva riportato negli Usa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy