Corriere Fiorentino

Duncan: «Domenica spero di esserci Qui grazie a Iachini»

«La corsa salvezza? Non sono preoccupat­o»

- Tommaso Loreto

L’ultimo calciatore a essere presentato dopo il mercato invernale, decimo acquisto invernale per costi a livello europeo, eppure il primo rinforzo per la squadra che domenica scenderà in campo a Genova.

A ricordare ad Alfred Duncan la sua importanza nell’immediato è stato il ds Daniele Pradè («È stato preso per il presente, l’abbiamo seguito a lungo e paradossal­mente è stata una fortuna che si sia infortunat­o a inizio gennaio perché si è potuto concentrar­e subito sulla Fiorentina — ha detto ieri in conferenza — in questo momento è il calciatore che ci serve») dopo che la sera precedente si era tenuta sulle colline fiorentine una cena di squadra. Una serata fortemente voluta dal presidente Commisso, per fare gruppo e responsabi­lizzare tutti sul bisogno di fare punti oltre che per far conoscere meglio allo spogliatoi­o i volti nuovi arrivati a gennaio.

Come da prassi Duncan e gli ultimi arrivati si sono prestati volentieri all’esibizione canora di turno, ma adesso quel che conta di più è il campo, a cominciare dalla sfida contro la Sampdoria nella quale l’ex Sassuolo si augura di esordire con la maglia numero 88. «Da qualche giorno lavoro regolarmen­te con il gruppo, spero di esserci — ha raccontato — schierato da mezz’ala sono in grado di sostenere entrambe le fasi, ma sulla mia posizione a centrocamp­o deciderà soltanto l’allenatore. Conosco bene Iachini, è stato fondamenta­le nella scelta di venire a Firenze ma non solo. È stata tutta la società a convincerm­i, non è stato facile perché c’è voluto del tempo, ma devo ringraziar­e sia la Fiorentina che il Sassuolo per il buon esito della trattativa».

«Qui — ha continuato — ho trovato ragazzi disponibil­issimi, Benassi e Ceccherini che già conoscevo mi hanno dato una mano a inserirmi al resto ha pensato l’allenatore. Ho giocato a Livorno e vivo a Pescia, sapevo che ambiente avrei trovato alla Fiorentina. Qui un calciatore ha tutto quello di cui può aver bisogno, in più c’è un pubblico che ti spinge a fare sempre di più. Con tifosi di questo tipo ti carichi e in campo puoi fare di tutto. Perché la scelta del numero? Ho sempre indossato la numero 8 ma qui è già presa da Castrovill­i e sentendomi comunque migliorato ho deciso di raddoppiar­e». Dei vari reparti quello mediano è quello che sembra presentare

❞ Credo che questa squadra abbia bisogno soltanto di tranquilli­tà, siamo consapevol­i della situazione ma ce ne tireremo fuori

i maggiori difetti struttural­i ma Duncan è più che ottimista, fosse solo per il precedente in neroverde con lo stesso allenatore marchigian­o: «Anche se la classifica non è bella quando Iachini arrivò a Sassuolo la situazione era ancora peggiore, eppure riuscimmo a centrare la salvezza. Non sono preoccupat­o, conosco la squadra viola e so che è di valore. Ci sono elementi importanti, anche a centrocamp­o, anzi sono convinto che dovrò darmi da fare per trovare spazio perché non manca la concorrenz­a. Credo che questa squadra abbia bisogno soltanto di tranquilli­tà, siamo consapevol­i della situazione ma ce ne tireremo fuori. Conosco lo stadio di Genova (Duncan ha vestito la maglia della Samp nella stagione 2014-2015) e la Sampdoria è una squadra forte ma sentiamo la giusta responsabi­lità, chiunque scenderà in campo darà il massimo».

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Alfred Duncan con il direttore sportivo Daniele Pradè durante la presentazi­one di ieri mattina

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