Corriere Fiorentino

I have a dream! Di colpo noi come il Venezuela Ma no palme e petrolio

- Riccardo Zucconi (Imprendito­re)

Come le bibliche piaghe d’Egitto, ecco il nuovo stop alla pista di Peretola. È un’epidemia ciclica che dura da 35 anni e non c’è vaccino. Altro che coronaviru­s. Si attacca per osmosi, o per via aerea, si diffonde dai giornali, dalle radio, crea focolai anche nei tribunali amministra­tivi, grandi incubatori gelosi di conservare il virus. Chissà? Potrebbe sempre servire. Colpisce prima di tutto le opere pubbliche: autostrade, Tav, Tap, porti, aeroporti, stadi e quant’altro. I portatori sani (?) sono i cervelli degli uomini, specie se riuniti in associazio­ni di difesa di qualsiasi cosa salti loro in mente. Nessuno ha davvero interesse a che l’Italia guarisca da questa paralisi. Nei rari casi in cui desse segni di guarigione c’è sempre una conferenza dei servizi, una Via, i Consigli Regionali e Comunali, i bandi, ricorsi. Tutto perché l’opera non si faccia. Uscendo di metafora questo nostro bellissimo e disgraziat­o Paese nel ’45 è uscito dalla guerra a pezzi. Ma, insieme ad alcuni politici degni di questo nome, ha trovato migliaia di uomini che si sono lanciati in mille imprese. Vi siete mai chiesti come mai Italia, Germania e Giappone, gli sconfitti sono stati i primi a ripartire? Semplice, perché i corpi intermedi erano distrutti, perché tutto era da fare o da rifare. È stata una sbornia di creatività e lavoro, di rischi e sacrifici, che in pochi anni, ci ha portato fra i sei paesi più ricchi del mondo. Gli imprendito­ri italiani sono geniali. Senza alcun dubbio. Gli italiani vogliono la loro casa, i loro risparmi, la loro attività e trascinano il Paese. Ogni posto di lavoro produttivo, cioè che produce reddito e paga imposte, è creato dalle imprese. Solo dalle imprese. Questa corsa a perdifiato è durata fino ai primi anni ‘70. In cambio gli imprendito­ri hanno avuto disprezzo, minacce e sequestri. Tutte le imprese della Toscana una nuova pista la chiedono da 35 anni. La pretendono le industrie e più avanzate e tecnologic­he sono, più la chiedono. Sì, proprio quelle di Sesto, Campi, Scandicci, Valdarno e Mugello. Cinque anni fa pareva fatta. Renzi premier, Nardella sindaco, Rossi in Regione, finalmente convinto. Filotto di consensi. E allora, in questo caso interviene Cronos, il tempo. Sì, ma calma, calma e, subito dopo, NO! Perché? PERCHÈ NO! Come cantava Jannacci. I have a dream: a volte, in sogno, mi appare un’immagine. Le aziende sono di colpo sparite. Non si pagano più stipendi, pensioni, niente scuole, niente prestazion­i sanitarie. Accendo la luce, no, va tutto bene, però però, dateci ancora un paio di Governi coi Cinque Stelle e i loro accoliti e il sogno potrebbe diventare realtà: un nuovo Venezuela senza palme e petrolio.

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