Treno deragliato a Lodi: prodotto a Firenze il pezzo difettoso
È del gruppo Alstom, che ha sede anche in città e che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie il pezzo ritenuto «difettoso» che potrebbe aver avuto un ruolo, insieme a un presunto errore umano commesso dagli operai che stavano svolgendo dei lavori di manutenzione, nel deragliamento del treno a Lodi. La Polfer ha sequestrato, nei giorni scorsi, l’intero lotto che era composto da almeno altri sei pezzi ritenuti simili e che nelle prossime ore potrebbero essere oggetto di consulenza. Michele Viale, amministratore delegato di Alstom, risulta indagato dalla procura di Lodi nell’inchiesta sul disastro ferroviario in cui giovedì scorso sono morti due macchinisti. A Viale sono contestati i reati di disastro ferroviario, omicidio e lesioni. Stesse accuse per i cinque operai Rfi finiti nel mirino della magistratura. La presenza di un difetto all’interno del deviatoio ha fatto scattare quello che in gergo tecnico si chiama «safety alert», un allarme «finalizzato alla massima diffusione delle informazioni al fine di evitare la messa in esercizio di nuovi componenti che possano presentare anomalie», hanno spiegato dell’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria (Ansf). «È abbastanza incomprensibile, anche per noi, alla luce di quelle che sono le condizioni di cui siamo a conoscenza, che cosa è successo e perché è successo», ha detto il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, Marco D’Onofrio.