Corriere Fiorentino

«Aiutiamo Giorgia»

L’Humanitas di Scandicci si mobilita per una bambina con un tumore al cervello

- di Jacopo Storni

«Chiedo scusa sin dall’inizio se non riuscirò pienamente a catturare la vostra attenzione ma non mi capita sovente di confrontar­mi con carta e penna e tutto si complica se poi il tema da affrontare riguarda la storia della mia piccolina». Inizia così la lettera del padre di Giorgia, bambina fiorentina di 5 anni affetta da un tumore cerebrale. Una lettera appello per chiedere sostegno per proseguire le cure e non lasciar morire la speranza.

«La nostra storia inizia nel luglio 2018 — scrive Riccardo, padre della piccola — quando, dopo una serie di accertamen­ti, ci viene diagnostic­ato il medullobla­stoma. Inizia così la nostra avventura fatta di paure, ansie, speranze che si consumano tra corridoi di ospedale e ambienti domestici». Le cure al Meyer sembrano promettere bene, ma dopo qualche tempo il tumore si ripresenta. La famiglia chiama la malattia «il nostro drago», ricomparso più grande di prima.

«Non vi nego che scrivendo questa verità già conosciuta faccio fatica a continuare, la penna mi traballa, debbo interrompe­re. Il nostro percorso di guarigione non si è ancora concluso. Giorgia è stata sottoposta a un’ulteriore terapia innovativa i cui risultati dovrebbero arrivare in questi giorni, in base ai quali si capiranno i prossimi passi». Tra gli scenari possibili, c’è la trasferta in America, a Houston, dove c’è uno degli ospedali pediatrici oncologici più importanti al mondo: «Davanti a questa possibilit­à, un tempo avrei pensato subito alle diverse difficoltà: il viaggio, la lingua, la soluzione abitativa per la mia famiglia, ma ora vedo solo una possibile soluzione al nostro problema e subito, senza la minima esitazione, ho risposto: sono pronto. Sono pronto per me, sono pronto per mia moglie, sono pronto soprattutt­o per Giorgia». Ma la cura costa circa 300 mila euro e per la famiglia la spesa è insostenib­ile. «Speriamo di poterla curare in Italia — aggiunge Riccardo — ma anche in questo caso non sarà semplice perché per stare vicino a Giorgia dovrò lasciare provvisori­amente il lavoro viste le continue trasferte negli ospedali italiani».

La battaglia della famiglia di Giorgia, che vive a Scandicci, è stata presa a cuore da un’amica dei genitori, che prima ha diffuso un appello tramite la Misericord­ia di Cutigliano, poi attraverso l’Humanitas di Scandicci, che pochi giorni fa ha aperto una raccolta fondi. «Ci hanno detto che stanno arrivando quasi mille euro al giorno e di questo siamo davvero grati, speriamo che con questi soldi possiamo ritrovare una speranza per

Giorgia». Non solo: «Aldilà di come vadano le cose, nei nostri progetti c’è anche l’apertura di una fondazione per aiutare tante famiglie nella nostra condizione». Non è facile, per Riccardo e la moglie, affrontare la malattia: «Ogni mattina — dice — devo mentire a me stesso e a mia figlia facendo vedere che tutto va bene, poi vedo che nonostante tutto Giorgia sorride, e questo mi dà la forza per non mollare».

Per donazioni bollettino postale o bonifico intestato a «Compagnia P.A. Humanitas Scandicci» (conto corrente postale 20885505, codice Iban IT19R076 01028 0000002088­5505). Causale: «Una speranza per Giorgia».

❞ Il babbo Speriamo di poterla curare in Italia, ogni mattina vedo che nostra figlia sorride nonostante le difficoltà e trovo la forza per non mollare

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