Rischio Samp
La Fiorentina a Marassi per evitare la «zona rossa»
Vietato buttarsi giù dopo le tre sconfitte consecutive. Beppe Iachini suona la carica, anche se la contemporanea vittoria di Genoa e Lecce di ieri fa assumere alla gara di oggi contro la Samp il sapore di un vero e proprio spareggio. «Ho sentito un po’ di scoramento e abbattimento — dice il mister — dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno. Son qui da quarantacinque giorni, ho visto solo la squadra crescere: abbiamo acquisito una mentalità».
L’allenatore viola guarda al nuovo ciclo di partite con ottimismo, soprattutto perché i giocatori con fastidi fisici hanno ritrovato la condizione migliore. A partire da Chiesa: «Federico sta tornando il giocatore che conosciamo, ha anche ricominciato a fare gol. Badelj sta meglio e anche Caceres sta bene». Fra i convocati c’è anche Duncan, alla prima chiamata dopo aver smaltito l’infortunio: «Sta meglio, ma devo fare il punto con lo staff», spiega. Oggi a Genova lo schieramento non si discosterà troppo da quello delle partite precedenti. Le novità sotto il profilo tattico sono rimandate a un momento in cui la squadra sarà in una posizione di classifica più agevole. «Quando si cambia — ammette Iachini — non sempre le risposte sono adeguate. A volte lo abbiamo fatto in corsa, ci stiamo arrivando. Ma è proprio quando abbiamo variato che abbiamo subito quattro gol». Il ballottaggio fra Cutrone e Vlahovic questa volta sarà vinto dal serbo, pronto a tornare titolare. «Sono due giovani su cui stiamo lavorando. Una volta Boskov diceva: ‘Come gioca l’attaccante gioca la squadra’. Quando giocheranno meglio loro lo farà tutta la squadra, poi anche loro hanno avuto problemi fisici». La Sampdoria, proprio come la Fiorentina, si aspettava un campionato diverso. Attualmente in classifica è due punti sotto i viola e il Lecce, avanzato dopo aver battuto ieri la Spal, mentre il Genoa terzultimo è a soli tre punti. «Non so se siamo due deluse, qui è stata cambiata una proprietà che è sempre uno stravolgimento forte». Il pericolo maggiore degli avversari sta nell’attacco, formato da giocatori esperti ed affiatati come Quagliarella, Gabbiadini e Ramirez. È anche grazie a loro che Claudio
Ranieri è riuscito a risalire dall’ultimo posto. Iachini oggi ritroverà l’allenatore che ha avuto a Firenze nella stagione 1993-94. «È un maestro e un riferimento per me. A lui sono molto legato, lo ritrovo con piacere. Ci lega un passato di lavoro e soddisfazione, mi fa effetto oggi essere colleghi mentre in passato ero il suo capitano» ricorda con piacere l’allenatore viola. Lui che conosce bene la difficoltà di giocare a Marassi, l’unico stadio italiano costruito sul modello inglese con il pubblico a ridosso del campo. «Ho allenato la Sampdoria, quel tifo ce l’ho avuto dalla mia parta. Il
Ferraris è uno stadio caldo, ci vuole personalità per giocare lì e mantenere alta l’attenzione», aggiunge. La settimana che si chiude oggi ha portato novità sul fronte della Var, con la federazione che ha invitato gli arbitri a consultarla di più e ha reso noto che nelle sedi competenti farà pressioni affinché possa essere introdotta la chiamata da parte delle squadre come avviene in altre discipline sportive. «Mi può stare bene questo, ma basterebbe seguire le regole. Andare alla Var e rivedere le immagini, ci sono telecamere e professionisti adeguati. La tecnologia aiuta prima di tutto gli arbitri: se fanno le cose giuste, le valutazioni su di loro sono migliori».
Aveva già spinto su questo aspetto anche Rocco Commisso che oggi sarà a Genova con la squadra insieme a 950 tifosi. Poi tornerà in America, col nodo stadio ancora da sciogliere.
L’allenatore viola: «Ho sentito un po’ di scoramento, bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno»