Svolta da Roma per gli Innocenti: all’istituto 5 milioni l’anno di finanziamenti
Emendamento nel Milleproroghe: l’Istituto avrà un finanziamento strutturale
Per la prima volta nella sua storia, l’Istituto degli Innocenti potrebbe ricevere un finanziamento strutturale dallo Stato, pari a 5 milioni di euro all’anno. Una svolta, che consentirebbe allo storico istituto fiorentino di stabilizzare e rafforzare la propria attività a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.
Si tratta di una cifra importante, che costituisce metà dell’attuale bilancio e che dovrebbe essere confermata nei prossimi giorni con l’approvazione da parte della maggioranza della Camera del decreto Milleproroghe, nel cui testo le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio hanno inserito un emendamento ad hoc per l’Istituto degli Innocenti.
I fondi messi a regime dal Governo, nello specifico, andranno a rafforzare l’attività del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, ramo degli Innocenti di cui si avvale anche l’Osservatorio nazionale per l’infanzia per lo svolgimento di una serie di compiti di documentazione tra cui la realizzazione di una mappa dei servizi pubblici sull’infanzia, oltre che analisi e ricerche sulle condizioni dei bambini in Italia che permettono al Ministero del Welfare e della Famiglia di pianificare le azioni politiche. Finora l’Istituto ha comunque beneficiato di circa 5 milioni all’anno dal Governo, ma si trattava di fondi rinnovati di anno in anno che non permettevano una pianificazione di lungo periodo.
«Se questi 5 milioni dovessero essere stabilizzati — ha commentato il direttore generale Giovanni Palumbo — sarebbe una boccata di ossigeno, una svolta per la stabilità del nostro bilancio e la tranquillità delle oltre cento persone che lavorano ogni giorno alle attività dell’ente». Altri fondi, anche questi non strutturali, arrivano ogni anno dal Comune di Firenze (circa 2 milioni) e Regione (altri circa 1,3 milioni): «Adesso — ha detto Palumbo — auspichiamo che anche Regione e Comune, sull’esempio dello Stato, possano stabilizzare i loro finanziamenti».
La svolta che ha portato alla stabilizzazione dei fondi governativi parte nel 2018, quando l’Istituto ebbe un primo riconoscimento formale, nella legge di Bilancio, da parte dello Stato sul ruolo svolto come Centro nazionale di documentazione.
Fu proprio in quella legge che veniva stabilito che, attraverso l’intervento del Governo con l’allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi che aveva la delega alle Pari opportunità, potevano essere erogati dal Governo appositi finanziamenti all’Istituto proprio per garantire la continuità delle attività istituzionali del Centro nazionale di documentazione.
Una battaglia ripresa adesso dal Ministro per la famiglia Elena Bonetti di Italia Viva, con l’inserimento dell’emendamento nel decreto Milleproroghe.
«Questo provvedimento — ha detto la presidente dell’Istituto Maria Grazia Giuffrida — ci permetterebbe di gettare le basi per un ulteriore sviluppo delle attività del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza».
❞ Giuffrida Se confermato potremo sviluppare ulteriormente il nostro Centro di documentazione