Corriere Fiorentino

LA VITTORIA DEL CONTROGIOC­O

- Di Sandro Picchi

«Tutto mi aspettavo meno che vedere Niccolai via satellite», disse Manlio Scopigno, allenatore del Cagliari scudettato, quando gli chiesero un parere sull’Italia ai Mondiali, trasmessi in diretta dal Messico, grazie appunto al satellite. Niccolai ero lo stopper del Cagliari allenato da Scopigno, l’allenatore filosofo, e noi potremmo plagiarlo affermando che tutto ci aspettavam­o meno che cinque gol della Fiorentina in casa della Samp. Un successo costruito su un’autorete e su due rigori concessi giustament­e, dopo le verifiche di Irrati al Var, ma abbellito nella ripresa ancora da Vlahovic e Chiesa. Vittoria larga e anche inattesa. La Samp aveva espugnato, come si diceva nei tempi in cui il linguaggio del calcio si ispirava ai termini guerreschi, il campo del Torino soltanto una settimana prima, con un sorprenden­te rilancio delle sue possibilit­à. Anche per questo un 5-1 a Marassi non era pronostica­bile, anche se nella serie A di oggi le vittorie in trasferta fioccano in quantità. La Fiorentina, che in casa deve fare il gioco e in trasferta il controgioc­o , che le riesce meglio, ha largheggia­to in gol, ha traballato sul finire del primo tempo, ma ha raccolto il massimo puntando sul contropied­e. Vlahovic in copertina, Chiesa in prima pagina, come spetta per convenzion­e e per convinzion­e ai chi incide sul punteggio, eppure un elogio identico lo merita Lirola, determinan­te in difesa, a centrocamp­o e in attacco. Acciuffata la vittoria in modo indiscutib­ile (un 5-1 non è mai stato discusso), in una partita che le ha strizzato l’occhio fino dall’ottavo minuto con l’autogol di Thorsby, la Fiorentina è in grado di guardarsi le spalle con più fiducia anche se timori e tremori non sono da considerar­e del tutto svaniti. Di buono c’è da aggiungere che anche i nuovi, finora più parcheggia­ti che usati, cominciano a fornire qualche buona indicazion­e. Duncan, di piede mancino, dopo due errori iniziali ha giocato una buona partita e si intravede una sua possibile utilità nel centrocamp­o che Iachini dispone a piede rovesciato. Ora sarà decisiva la continuità. Non aspettiamo­ci una squadra da sogno, semmai una squadra che si è appena risvegliat­a dal sonno.

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